Mosca delle olive, ecco il calendario di difesa 2025

Le azioni di contrasto contro il più pericolo parassita delle olive iniziano in questo mese di giugno e continuano fino ad ottobre, a seconda del grado di infestazione dell'oliveto
AIPO
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La mosca delle olive (Bactrocera oleae) rappresenta il principale parassita degli oliveti causando danni sia diretti che indiretti alla produzione. La sua incidenza è strettamente legata alla fenologia dell’olivo poiché la disponibilità di frutti ne influenza il ciclo riproduttivo. Per contrastarla efficacemente è fondamentale comprendere la sua eziologia il legame tra maturazione delle olive e attrattività per la mosca e adottare un calendario di difesa mirato

Eziologia della Mosca delle Olive

La Bactrocera oleae è un insetto appartenente alla famiglia dei Tephritidae con un ciclo biologico suddiviso in quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. La femmina depone le uova all’interno della drupa dell’olivo e la larva si nutre della polpa danneggiando il frutto fino alla sua completa compromissione. Le condizioni ambientali come temperatura e umidità influenzano la velocità di sviluppo dell’insetto e la sua capacità riproduttiva. Il ciclo della mosca è strettamente correlato alla maturazione delle olive: in annate calde e siccitose la pressione del parassita si riduce, mentre estati fresche e umide favoriscono un aumento delle infestazioni.

Fasi fenologiche dell’olivo e attrattività per la mosca

L’interazione tra la fisiologia dell’olivo e le generazioni della mosca è cruciale per definire le strategie di difesa.

  • Primo ingrossamento delle olive Giugno-Luglio – Le olive iniziano a svilupparsi e diventano progressivamente attrattive per la mosca; specialmente nelle zone umide o irrigue la prima generazione estiva può insediarsi con una crescita anticipata dei frutti.
  • Indurimento del nocciolo e inizio dell’invaiatura Agosto-Settembre – La mosca trova condizioni ideali per l’ovideposizione in particolare su frutti con elevata umidità e dimensioni adeguate. Le popolazioni di insetti raggiungono livelli critici.
  • Maturazione e pre-raccolta Ottobre-Novembre – Le generazioni tardive possono ancora danneggiare la produzione in questa fase gli adulti svernanti possono iniziare la fase di riposo preparando la popolazione per l’anno successivo.

Calendario di difesa per il 2025

Giugno – Monitoraggio con trappole cromotropiche gialle, prevenzione con polveri di roccia (caolino, bentonite) per creare una barriera fisica contro l’ovideposizione;
Luglio – Esche moschicide con Exirel® Bait Cyazypyr o Spintor™ Fly Spinosad o  trappole massali con attrattivi per ridurre la popolazione iniziale
Agosto – Insetticidi mirati primo intervento con Acetamiprid (Epik SL – Kestrel) se la soglia di infestazione supera i livelli di allerta, 1 – 2%; se l’infestazione è ancora significativa un secondo trattamento con Acetamiprid esche moschicide, ogni 10-15 giorni; se necessario applicazione di distillati di legno per ridurre l’attrattività delle olive.
Settembre – Se l’infestazione è significativa, in corrispondenza dell’invaiatura – fase in cui le olive sono particolarmente suscettibili – si può intervenire con:

  • Flupyradifurone (Sivanto Prime), insetticida sistemico con azione translaminare.
  • Sali rameici (poltiglia bordolese, ossicloruro, idrossido, solfato tribasico), utili anche per proteggere le superfici dalle piogge e mantenere l’efficacia delle polveri di roccia.
  • Azadiractina, insetticida naturale estratto dall’albero di neem, esempio Oikos®.
  • Deltametrina, insetticida ad azione prevalentemente per contatto e secondariamente per ingestione. Non ammessa nei disciplinari regionali di produzione integrata, è presente sul mercato in formulazioni come Decis Evo, Decis Jet (Bayer), Demetrina® Flow, Deltrin (Manica), Antal (Sumitomo Chemical).
  • Lambda-cialotrina pura, altro insetticida ad ampio spettro d’azione, presente in formulati come KAIMO® SORBIE. Anche questa molecola non è ammessa nei disciplinari di produzione integrata, ma può essere utilizzata in altri contesti produttivi.

Ottobre – Monitoraggio finale per intercettare eventuali generazioni tardive. Se le condizioni ambientali lo permettono, si può applicare Beauveria bassiana, fungo entomopatogeno in grado di colpire gli adulti residui della mosca.

Conclusioni

La lotta contro la mosca delle olive richiede un approccio integrato che consideri la fenologia dell’olivo, la biologia del parassita e le condizioni ambientali. I prodotti fitosanitari rameici, i concimi a base di rame gluconati citrati e zinco con azione batteriostatica o battericida, possono contribuire a limitare le infestazioni.

L’applicazione di prodotti antimicrobici rappresenta una strategia efficace per ridurre le popolazioni della mosca delle olive. L’adozione combinata di metodi preventivi e curativi consente di minimizzare i danni, preservando la qualità e la resa del raccolto.

La gestione efficace della mosca sarà determinata dalla capacità degli olivicoltori di adattare le strategie in base alle condizioni climatiche, monitorare attentamente le popolazioni dell’insetto e applicare i trattamenti nei momenti chiave.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: in evidenza, Mosca dell'olivo, oliveti, olivicoltura

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