Anche ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria olearia, lancia l’allarme dei costi energetici e si unisce alle voci che chiedono al Governo di sostenere il settore olivicolo nel Decreto Aiuti Bis. L’obiettivo, spiega Anna Cane (nella foto), presidente del Gruppo olio di oliva dell’Associazione – “è alleggerire le bollette energetiche delle imprese, come stanno già facendo Paesi UE come Francia e Spagna, nostri competitors. In questo modo si difende anche il carrello della spesa degli italiani, nella sua componente più salutare e tradizionale. Rischiare che il consumatore penalizzi ulteriormente l’acquisto dell’olio d’oliva vuol dire non tutelare la dieta mediterranea“.

Per questo, secondo Assitol, sarebbe opportuno, oggi più che mai “il riposizionamento dei prezzi dell’extra vergine e dell’olio d’oliva, ridisegnato grazie ad una stretta collaborazione con la Grande Distribuzione”. Assitol ricorda anche come la nuova campagna olearia sarà di scarica, quindi con una produzione inferiore, e dovrà scontare mesi di clima estremo. “Le stime – evidenzia l’Associazione dell’industria olearia – prevedono una produzione intorno alle 250 mila tonnellate d’olio d’oliva, ben lontano dal fabbisogno del comparto che, tra mercato nazionale ed export, ammonta a circa un milione di tonnellate”.
Assitol: “Rincari insostenibili. Alleggerire subito le bollette”
Per l'industria olearia inevitabile l'aumento dei prezzi dell'olio
Economia
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