Lo aveva anticipato a OlivoNews, il giorno della sua nomina a presidente del FOA – Frantoi Oleari Associati: “Per troppi anni la nostra categoria è mancata o è stata rappresentata in modo frammentario nei tavoli decisionali. È giunto il momento di affermare la nostra presenza diretta e competente”.

Detto fatto. Michele Librandi ha proposto ai colleghi di Aifo (Elia Pellegrino), Assofrantoi (Paolo Mariani) e Confartigianato Frantoiani (Federico Fresia) di vedersi, per quello che è stato il primo incontro ufficiale, dopo tempo immemorabile, tra i rappresentanti delle associazioni dei frantoiani in Italia.
Un incontro che tutti hanno accolto con favore. Perché, se da un lato tra Aifo e Assofrantoi vi è stato nel tempo sempre un legame in forza del fatto di appartenere entrambi al Fooi (Filiera Olivicola Olearia Italiana), di fatto mai vi era stata la possibilità di aprirsi al confronto in maniera unitaria, passaggio invero assolutamente necessario per riaffermare la centralità dei frantoiani all’intero della filiera olivicola-olearia.
Questo primo incontro è servito per mettere a terra la problematica più urgente, quella legata al versamento degli anticipi o degli stati di avanzamento da parte delle Regioni per quanti hanno aderito al bando per l’ammodernamento dei frantoi oleari. È emerso che in tre di esse – Puglia, Sicilia e Campania – si registrano le criticità maggiori (ma anche in altre la situazione non è poi così rosea). Ed il fatto che questi territori siano tra quelli a maggiore vocazione olearia, crea forte preoccupazione per l’alto numero di frantoiani interessati.



Problema che OlivoNews ha affrontato di recente, evidenziando le grandi difficoltà di molti titolari di oleifici che si trovano in sovraesposizioni finanziarie o pagamenti di fidejussioni bancarie, se non addirittura impossibilitati ad effettuare quell’investimento per il quale pure avevano ottenuto l’importante contributo del 65%.
L’incontro si è concluso con la decisione di portare il tema all’attenzione del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale affinché sottoponga la questione alla conferenza Stato-Regioni, richiamando gli assessorati regionali all’agricoltura al rispetto delle tempistiche fissate con il decreto ministeriale in sede di ripartizione del fondo di 100 milioni.
“Molto soddisfatto dell’esito di questo primo incontro – ha sottolineato Michele Librandi – utile per fare fronte comune su una problematica cogente che interessa da vicino i frantoiani. Il bando finanziato con il Pnrr è stata una ottima opportunità per tanti colleghi che non possono essere messi in difficoltà dai ritardi della burocrazia”. E sull’opportunità di ulteriori incontri tra associazioni, Librandi non ha dubbi: “Credo che occasioni di confronto tra i rappresentanti delle associazioni nazionali di categoria sia molto utile a tutti, consentendo di restituire ai frantoiani quella centralità che meritano non solo come anello di filiera, ma come preziosi custodi di quella professionalità che, alimentata da formazione e innovazione, permette di garantire al nostro paese un olio di altissima qualità”.



















