Luci ed ombre per l’extravergine nazionale nel puntuale report Frantoio Italia redatto come di consueto dall’Icqrf e riferito alle giacenze di olio sulla base dei registri telematici.
A vedere il bicchiere mezzo pieno c’è un calo di giacenze di quasi 11 mila tonnellate di Evo italiano nell’ultimo mese censito (erano 158.166 al 30 marzo, sono scese a 147.492 al 30 aprile, pari a -6,76%). E tra gli extravergini è stato il calo decisamente più marcato in quantità (stabili le scorte di olio europeo a 85 mila tonnellate e addirittura in crescita quelle extra Ue, ma con valori modesti, da 5.747 a 7.679 tonnellate).
C’è chi però osserva anche il bicchiere mezzo vuoto e nota che al 30 aprile scorso le scorte di extravergine italiano sono maggiori del 20% rispetto a quelle di un anno fa. Certo, la produzione di olio nell’ultima campagna è stata decisamente superiore, ma questo aumento contrasta con i valori degli altri extravergini: quello europeo in giacenza è infatti sceso nell’anno di riferimento da 112 mila a 85 mila tonnellate (-23,7%), mentre quello extra Ue da 11 mila a 7 mila tonnellate (-33,2%).
Le giacenze complessive di olio di oliva sono pari a 325.588 tonnellate, di cui il 77,5% è rappresentato da extravergine. Le giacenze maggiori si registrano in Puglia (121 mila tonnellate, pari al 37,3%), Toscana (46 mila tonnellate, 14,2%), Umbria e Calabria (30 mila tonnellate, 9,3%).
L’olio Dop/Igp in giacenza è pari a 21,5 milioni di litri, in calo di 2 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Evo italiano, base mensile ok. Ma giacenze in crescita
Dal report di Frantoio Italia scorte a 325 mila tonnellate
Mercato alimentare in Italia
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