Frantoio Gaspare Sarullo: un premio alla storia, lo sguardo al futuro

Importante riconoscimento per l'azienda di Ribera (Ag), giunta alla quarta generazione
Economia
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È un prestigioso riconoscimento quello attribuito al Frantoio Oleario Gaspare Sarullo di Ribera (Ag), inserito nel Registro Nazionale delle Imprese Storiche, istituito da Unioncamere per premiare quelle attività produttive che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il loro inestimabile patrimonio di competenze e conoscenze, nonché i valori fondanti del “fare impresa”.

Una storia fatta di valori

Gaspare Sarullo (in camicia bianca) con i figli Vincenzo, Calogero e Mariacarla, il suocero e tre dipendenti in un momento di pausa, 1985

Valori che si perpetuano al Frantoio Oleario Gaspare Sarullo, oggi dotato di due modernissime linee Pieralisi, tra Protoreattore e Leopard 8 che hanno garantito, nell’ultima campagna, la lavorazione di oltre 20 mila quintali di olive, per una produzione che spazia dall’Igp Sicilia alla Dop Val di Mazara, dal biologico al convenzionale. Ed un mercato che si va progressivamente ampliando, superando i confini nazionali e raggiungendo Francia, Germania, Svezia, Canada, con interessanti prospettive future per altri Paesi.

Un’intensa attività che porta avanti Calogero Sarullo, quarta generazione impegnata in frantoio, sotto il benevolo e compiaciuto sguardo del papà Gaspare che, di fronte a così elevata tecnologia olearia, torna con la memoria a quando era bambino ed il frantoio a torchi lo lavorava suo padre che lo aveva, a sua volta, ereditato dal suocero.

E già, perché è una lunghissima e affascinante storia quella di questa famiglia e di una attività di lavorazione delle olive avviata all’inizio del ‘900 a Calamonaci (Ag), in una zona collinare da sempre vocata all’olivicoltura dove ancora oggi dominano olivi secolari della varietà autoctona Biancolilla. Il fondatore fu Giuseppe Inga (1867-1947) che, proprietario di molti oliveti, aprì nel piccolo comune un “trappitu” a torchio per la molitura delle proprie olive e di quelle degli agricoltori della zona. Il frantoio in pietra, insieme ai terreni di famiglia, passò alla figlia Giovanna, nei primi anni ’40, con la lavorazione delle olive presa in carico dal marito Vincenzo Sarullo.

Calogero Sarullo (a sinistra) ai separatori con un cliente, fine anni Ottanta

Nei decenni la paziente e laboriosa attività si rinnovò, crescendo progressivamente sia in volumi che in qualità e registrando nel tempo le trasformazioni e le innovazioni proposte dalle nuove tecnologie. Nei primi anni Settanta la gestione venne affidata al nipote di Giuseppe, Gaspare Sarullo appunto, che introdusse le presse meccaniche, seguite da soluzioni tecnologiche più avanzate sotto il profilo della qualità e della ecosostenibilità, ancora oggi in funzione. La scelta ricadde sulle macchine Pieralisi che hanno poi accompagnato la storia ed i successi di questo Frantoio che nel 2002 lascia la storica sede di Calamonaci per trasferirsi nel moderno ed efficiente stabilimento della vicina Ribera, dove oggi convivono armoniosamente tradizione e innovazione. Gli impianti, puntualmente rinnovati negli anni, oltre a garantire un olio extravergine di altissima qualità, permettono un notevole risparmio idrico ed energetico, ma soprattutto contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente poiché non producono acque di vegetazione, oltre ad essere alimentati attraverso energia pulita da fonte rinnovabile.

La più moderna tecnologia per il miglior olio di oliva, insomma, che si coniuga con la tradizione di famiglia che di padre in figlio è giunta alla quarta generazione. Il Frantoio Oleario Gaspare Sarullo cura interamente tutte le fasi dell’intera filiera olivicolo-olearia: la coltivazione degli oltre 20 ettari di oliveti, la trasformazione in olio dalla lavorazione di 20 mila quintali di olive (campagna 2024/2025, comprensivo del conto terzi), stoccaggio, imbottigliamento e commercializzazione del prodotto.

Il Frantoio Oleario Gaspare Sarullo si dedica anche alla diffusione di progetti di educazione alimentare nelle scuole e ai laboratori di assaggio dell’olio, organizzati nei locali dell’antico frantoio, trasformato oggi in sala di degustazione. Di questo si occupa Vania Sarullo, sorella di Calogero, impegnata a diffondere la cultura dell’olivo e dell’olio attraverso le associazioni nazionali ed internazionali di donne dell’olio e l’associazione nazionale Città dell’olio. Iscritta all’elenco nazionale degli assaggiatori di olio, insieme all’altra sorella Maria Carla cura anche le manifestazioni culturali che si organizzano sempre nell’antico frantoio di famiglia.

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Tags: Frantoio Oleario Gaspare Sarullo, in evidenza, Pieralisi

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