Potatura dell’olivo: ecco come si forma la cicatrizzazione

La reazione della pianta al tagli di rami o piccole branche
AIPO
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Quando, con i nostri strumenti di potatura, andiamo a recidere una parte di pianta dell’olivo, un ramo o una branchetta, si provoca una ferita. La pianta, allora, reagisce subito chiudendo i vasi legnosi, in modo che non fuoriescano i liquidi, come l’acqua e la linfa, trasportata attraverso il xilema e il floema. Poi, nella parte immediatamente sotto il taglio, la pianta attiva i tessuti meristematici, che creano una barriera protettiva tra la pianta e l’ambiente esterno, in modo che non entrino parassiti animali o vegetali, oppure inquinanti che si trovano in atmosfera.

I tessuti meristematici sono formati da cellule indifferenziate, che si moltiplicano velocemente ricoprendo la parte recisa e, se il taglio ha limitate dimensioni, si riempiono di suberina, sostanza che s’indurisce e creare un callo di cicatrizzazione. Le cellule indifferenziate sono strutture che non hanno ancora una specializzazione definita e sono in grado di modificarsi e adattarsi secondo le segnalazioni chimiche e ambientali che ricevono.

Se i tagli hanno diametri che superano gli 8/10 centimetri, la formazione del callo di cicatrizzazione diventa più complesso, in quanto non avremo più una formazione di sughero da ferita, ma si avrà la formazione di legno da ferita. In questo caso le cellule indifferenziate andranno a moltiplicarsi notevolmente ai bordi del taglio, creando un aumento del volume dei tessuti, con orli o margini molto rilevati, e le cellule non si riempiranno di sughero ma di lignina.

La pianta per formare velocemente i calli di cicatrizzazione ha bisogno che sia in atto la fotosintesi clorofilliana e che la linfa porti nutrimento alle cellule, che devono moltiplicarsi e produrre suberina o lignina. Una potatura eseguita durante il riposo vegetativo avvierà la rimarginazione delle ferite con lentezza, dovendo ricorrere, eventualmente, alle sostanze di riserva, sarà, invece, più veloce quanto la pianta ha ripreso la propria attività.

È possibile aiutare la pianta ad agevolare una rapida cicatrizzazione delle ferite con l’utilizzo di corroboranti. Nei tagli con elevati diametri è anche possibile l’utilizzo di mastici specifici.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: Aipo, in evidenza, potatura

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