Gli oliveti superintensivi in Spagna? Sono appena il 4%

Oltre 1.800 confezionatori di olio, di cui oltre l'80% con un frantoio
Economia
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Quando si parla della Spagna olivicola il pensiero va ai superintensivi e alle due principali varietà – Arbequina e Arbosana – che sono utilizzate anche in altri paesi (Italia compresa) per quelli che vengono definiti oliveti a siepe. In realtà, leggendo il rapporto dell’Ufficio per gli affari economici e commerciali dell’Ambasciata di Grecia a Madrid, la fotografia che ne esce fuori è completamente diversa e presenta altri spunti sicuramente interessanti. Eccoli di seguito.

Oltre la metà degli oliveti spagnoli (pari al 51%) sono tradizionali, vale a dire una media inferiore alle 300 piante ad ettaro, un 45% sono densamente piantati, e dunque tra le 800 e le 1.000 piante e appena il 4% in superintensivo fino a 1.800 piante.

Altro dato interessante, di cui gli addetti ai lavori sono a conoscenza, ma il pubblico degli olivicoltori magari no, è relativo ai frantoi presenti: in Spagna operano 1.815 impianti di confezionamento dell’olio d’oliva, di cui l’83% dispone anche di un frantoio. Giusto per fare un esempio l’Italia, con una produzione olearia nettamente minore, il numero dei frantoi supera i 4.000.

Si stima che la produzione di olio d’oliva in Spagna raggiungerà 1,29 milioni di tonnellate nella campagna olearia in corso, vale a dire oltre il 50% in più rispetto alla campagna precedente (quando era stata di 854 mila tonnellate), ma in aumento di circa 70 mila tonnellate (+6 %) rispetto alla media degli ultimi sei anni.

In Spagna i consumi di olio sono in discesa, pari a 6,19 litri a testa (-15,3%) e addirittura neanche la metà come olio extravergine o vergine di oliva.

Appena l’1% dell’olio viene acquistato in frantoio, la quasi totalità in supermercati, ipermercati, discount e e altre reti di distribuzione.
L’aumento dei prezzi alla produzione osservato nel 2023 è stato trasferito ai consumatori del prodotto, con un aumento del prezzo al dettaglio di ben oltre il 25% in un anno.

I gravi eventi meteorologici osservati nel periodo tra fine ottobre e inizio novembre, se da un lato hanno dato benefici ad alcune zone dove le reti saranno stese più avanti, dall’altro sta ritardando la raccolta nelle altre zone, intensificando la pressione sul mercato.

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Tags: in evidenza, Spagna

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