Il ruolo di aminoacidi e vitamine per la nutrizione dell’olivo

Olivicoltura: sono elementi che svolgono un importante ruolo nei processi fisiologici e metabolici della pianta.
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La crescita e la produttività dell’olivo dipendono strettamente da un buon equilibrio nutrizionale: fondamentali diventano allora i macro e i micro nutrienti, che la pianta assorbe dal terreno o dalle foglie. Poi ci sono gli aminoacidi (o amminoacidi) e le vitamine, che svolgono un importante ruolo nei processi fisiologici e metabolici della pianta dell’olivo.

Come le altre piante, anche l’olivo è in grado di prodursi autonomamente aminoacidi e vitamine per sviluppare proteine, ormoni, enzimi necessari alla sua vitalità. In questo lavoro l’olivo, però, spende una notevole quantità di energia. Così, se noi li apportiamo già pronti, gli semplifichiamo la vita e, probabilmente, incrementiamo la sua produttività.

C’è anche da dire che in situazioni di affaticamento fisiologico dovuto a sbalzi di temperatura, siccità, elevate evapotraspirazioni, l’olivo riduce il suo potere di sintetizzare aminoacidi e vitamine, così, con applicazioni fogliari o di fertirrigazione, lo si aiuta a ripristinare il vigore vegetativo.

Gli amminoacidi

Olivicoltura, oliveto
Mignolatura in oliveto

Gli aminoacidi principali sono l’acido glutammico, l’acido aspartico, l’asparagina e la glutammina: ognuno agisce in maniera diversa e di alcuni non si sa ancora bene lo loro funzioni. L’acido glutammico è uno dei principali precursori della sintesi di proteine e altri composti organici, è un intermediario importante nella produzione di clorofilla, essenziale per la fotosintesi. L’acido aspartico ha un ruolo nella biosintesi di composti organici essenziali, inclusi nucleotidi e zuccheri e aiuta la pianta a rispondere a cambiamenti ambientali o scarsità di nutrienti. L’asparagina serve principalmente come forma di trasporto e riserva di azoto nella pianta. La glutammina ha un ruolo centrale nel metabolismo dell’azoto, convertendo l’ammoniaca, che potrebbe essere tossica, in una forma utilizzabile è, quindi, essenziale per la crescita e il mantenimento del ciclo delle proteine nella pianta.

Ve ne sono ancora di amminoacidi, come la prolina e l’idrossiprolina che proteggono le membrane cellulari, agiscono sull’osmoregolazione e migliorano la resistenza allo stress idrico. La glicina prende parte alla formazione della clorofilla, l’arginina è all’origine della formazione delle poliammine, spermina e sperimidina, che hanno azione ormonale di tipo naturale.

Gli aminoacidi possono avere due configurazioni, una “sinistra”, levogira (–L) e una “destra”, destrogira (–D).
La forma levogira è quella che le piante utilizzano per i loro processi vitali, come la crescita e la produzione di clorofilla, a cui appartengono amminoacidi come l’acido glutammico, l’acido aspartico, la lisina, la prolina, la arginina, il triptofano, la valina.

Gli aminoacidi destrogiri sono meno comuni, si trovano principalmente in alcune pareti cellulari batteriche e in composti specifici in microrganismi. Non sono assimilati dalle piante.

Industrialmente gli aminoacidi si ottengono dalla scomposizione delle proteine, animali o vegetali, in aminoacidi e peptidi più piccoli mediante un processo chiamato idrolisi, può essere effettuato con enzimi, idrolisi enzimatica, o acidi o basi.

Un buon corroborante deve avere un rapporto elevato tra aminoacidi liberi e totali, con quantità significative in forma levogira (–L); non deve contenere metalli pesanti o sali dannosi per la coltura, provenienti dal materiale di origine o dal processo di fabbricazione.

La vitamine

L’olivo, come tutte le piante, non assorbe direttamente le vitamine, ma le sintetizza autonomamente: tuttavia, concimi e corroboranti arricchiti di vitamine possono agire come stimolanti, soprattutto quelle del gruppo B, indispensabili per la respirazione e la fotosintesi. L’integrazione di vitamine, come la B6 e la B1, attraverso prodotti formulati, può migliorare la respirazione e la fotosintesi durante le fasi critiche, fornendo alla pianta l’energia necessaria per sostenere la crescita dei fiori e dei frutti, limitando al contempo la cascola delle olive.

Conclusione

Nella gestione dell’oliveto integrare nutrienti come aminoacidi e vitamine favorisce la vitalità e la produttività delle piante e rafforzare la resilienza dell’olivo nei confronti di condizioni avverse. Un esempio è proprio durante la fioritura e l’allegagione, dove formulati contenenti L-triptofano e boro arricchiti di amminoacidi e fitormoni favoriscono la traslocazione dei nutrienti verso i tessuti fiorali, garantendo allegagioni più stabili e uniformi.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: Aipo, in evidenza, oliveto, olivicoltura

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