In Spagna volano stracci sul prezzo dell’olio di oliva raffinato

L'accusa: "Miscelato con girasole". La replica: "False accuse di frode"
Economia
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Antonio Luque,

Antonio Luque, presidente di Dcoop, una delle più grandi cooperative di olio di oliva della Spagna ha incontrato a Madrid i giornalisti per denunciare che “c’è una frode significativa e nessuno sta facendo nulla .”  Scatenando le reazioni delle associazioni dell’industria olearia (ASOLIVA) e dei raffinatori di olio (ANIERAC). Chiare e nette le accuse di Luque che evidenzia come sia impossibile commercializzare un olio di oliva raffinato a 4 euro, quando il lampante, vale a dire l’olio che viene utilizzato per produrlo nel processo chimico che lo rende commestibile, costa da solo 5 euro.

  • «Quello che mi preoccupa è che un olio lampante costa 5 euro, per così dire, e un olio raffinato ne costa 4. E questo accade tutto l’anno. E perché? Perché quell’olio raffinato contiene probabilmente una percentuale di olio di girasole, una percentuale maggiore di olio di sansa, una piccola percentuale di olio di cartamo; Insomma, c’è stata una frode. C’è una frode significativa e nessuno sta facendo nulla”
  • “Per me il grande peccato è la miscela con altri prodotti diversi dall’olio d’oliva. “Questa è la cosa più grave.”
  • “Ci sono molte bottiglie di olio d’oliva sugli scaffali spagnoli che, ne sono sicuro, contengono olio di girasole.”
  • “Non abbiamo prove perché altrimenti saremmo in Procura”
  • “O la pubblica amministrazione prende sul serio la questione o un giorno o l’altro scoppierà uno scandalo”
  • “Il modo per controllarlo è con la tracciabilità”

In risposta a queste dichiarazioni, l’Associazione Nazionale degli Imballaggi Industriali e dei Raffinatori di Oli Alimentari (ANIERAC) e dell’Associazione Spagnola dell’Industria dell’olio d’oliva e del commercio estero (ASOLIVA), hanno inviato la seguente dichiarazione:

Viste le false accuse di frode mosse contro il settore dell’olio d’oliva, nonché di cattive pratiche da parte di alcune aziende nel trattamento del prodotto, da parte dell’Associazione Nazionale degli Imballaggi Industriali e dei Raffinatori di Oli Alimentari (ANIERAC) e dell’Associazione Spagnola dei Industria dell’olio d’oliva e del commercio esportatore (ASOLIVA), neghiamo fermamente queste affermazioni.

Gli operatori del settore e, nello specifico, le aziende associate ad ASOLIVA e ANIERAC, si sono sempre conformati alla normativa vigente e ai meccanismi di controllo richiesti, disponendo inoltre di proprie procedure di autoregolamentazione per garantire la massima qualità e sicurezza nei propri prodotti e processi.

ASOLIVA e ANIERAC mantengono da sempre una stretta collaborazione con la Pubblica Amministrazione per stabilire le migliori soluzioni che consentano di garantire e migliorare costantemente i meccanismi di controllo e regolamentazione del settore.

Dal settore verranno prese misure adeguate contro queste false accuse che cercano di squalificare il prestigio dell’olio d’oliva spagnolo rispetto all’olio di altri paesi e attaccano un settore di enorme peso e tradizione in Spagna, che è un pilastro fondamentale per l’economia. e la cultura del nostro Paese”.

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Tags: in evidenza, olioo di oliva raffinato, Spagna

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