Bando frantoi, ecco in dettaglio gli interventi ammissibili

L'incontro Pieralisi-AIFO occasione per una ampia panoramica
Economia
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L’incontro promosso da Pieralisi in collaborazione con AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari dedicato al Decreto ministeriale sull’ammodernamento dei frantoi – da cui dovranno poi essere emanati i bandi regionali per complessivi 100 milioni – è stato l’occasione per conoscere più da vicino gli obiettivi generali perseguiti dallo stesso Decreto e le motivazioni che stanno alla base dell’ammissione al finanziamento di frangitori, gramole, decanter e separatori.
Va premesso che – come anticipato a suo tempo da L’Olivo News – nel corso di una riunione organizzata a metà marzo tra Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e le associazioni di settore si è convenuto di proporre, agli organi competenti, una revisione del citato Decreto al fine di consentire un innalzamento generale delle aliquote di finanziamento in conto capitale (fondo perduto). Queste passeranno dal 40 o 50% in cui erano suddivise prima (a seconda delle regioni) al 65% in tutte le regioni e all’80% nel caso di giovani imprenditori, confermando peraltro la possibilità di cumulo del credito d’imposta. Tale revisione e la relativa notifica agli Uffici della Unione Europea provocherà uno slittamento dei termini di presentazione della domanda e d’istruttoria di almeno un trimestre, rendendo impossibile la realizzazione degli investimenti nella prossima campagna olivicola, ma non avrà influenza sul termine degli investimenti indicato, comunque, per l’anno 2026.
Gli  obiettivi che ci si pone con questo Decreto sono i seguenti:
– una sostenibilità ed economia circolare con riutilizzo dei sottoprodotti e riduzione degli scarti/rifiuti;
– un generale efficientamento termico ed energetico con ottimizzazione dei consumi;
– il miglioramento complessivo della qualità dell’olio;
– il prolungamento della vita o shelf-life dell’olio con mantenimento nel tempo delle caratteristiche salutistiche (e dunque una produzione di un olio più pulito in termini di acqua di vegetazione, residui solidi e mucillaginosi ed una riduzione dei fenomeni ossidativi durante l’intero processo di estrazione – minimizzazione del contatto con ossigeno – con un conseguente aumento del contenuto fenolico ad azione antiossidante).
Ecco dunque nel dettaglio, gli interventi ammessi per tipologia di macchina e la coerenza con gli obiettivi sopra citati.
Frangitori – È consentita la sostituzione di frangitori a martelli con frangitori che operano una frangitura “differenziata” sulle parti costitutive del frutto. Questo per garantire il miglioramento della qualità dell’olio vergine ed extravergine di oliva dovuto all’aumento della concentrazione in composti fenolici ad azione antiossidante.
Gramole – Viene ammessa a finanziamento la sostituzione di gramolatrici tradizionali con gramolatrici continue/confinate. Intervento coerente per la riduzione della quantità di ossigeno presente con corrispondente aumento del contenuto fenolico degli oli vergini ed extravergini di oliva senza modificare i composti volatili. Sempre per le gramole è sostenuto da contributo anche l’acquisto di scambiatori di calore ad alta efficienza energetica per lo scambio termico per il termocondizionamento rapido della pasta di olive in post-frangitura. Intervento questo finalizzato a tre obiettivi: aumento dell’efficienza dello scambio termico positivo e negativo, con riduzione del consumo di energia utilizzata per il condizionamento delle paste effettuato con altri metodi (es. gramolatrici); aumento della qualità del prodotto in termini di stabilità ossidativa e concentrazione di composti fenolici; incremento della concentrazione di composti volatili caratteristici delle singole varietà, che concorrono ad aumentare l’intensità del fruttato di tipo “verde”.
Decanter – È finanziata la sostituzione di impianti di estrazione a tre fasi con nuovi impianti a due fasi o in alternativa con impianti a tre fasi a bassa diluizione (sono inclusi anche impianti di estrazione multi fase). Intervento coerente anche in questo caso con almeno tre obiettivi: la riduzione della quantità di acqua di fonte utilizzata per la diluizione in fase di estrazione, che passa da 0,5 – 0,2 mc/ton a 0,2 – 0 mc/ton di olive lavorate; la riduzione della produzione di acque di vegetazione con potere inquinante; infine, la produzione di oli con una concentrazione maggiore di composti fenolici ad azione antiossidante.
Separatori – Il bando consente di ricevere il sostegno pubblico per l’aggiunta del separatore verticale in impianti sprovvisti, in coerenza con il duplice obiettivo da un lato di una produzione di olio più pulito in termini di acqua di vegetazione, residui solidi e mucillaginosi, dall’altro di una riduzione dei tempi di filtrazione e della quantità di materiale filtrante da smaltire.
Oltre alle quattro tipologie di macchine standard per i frantoi, il bando prende in esame anche altre opportunità non sempre strettamente connesse alla produzione di olio di oliva (ma legate più ad interventi per il recupero dei sottoprodotti), su cui avremo modo di soffermarci in una prossina occasione.

Tags: bando, Frantoi, in evidenza

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