Inolizione olive: fisiologia e strategie per un’ottimale resa in olio

La qualità dell’olio dipende in larga misura dalla disponibilità di elementi nutritivi durante questa delicata fase che segue il secondo ingrossamento delle olive. Ecco i prodotti consigliati
Tecnica e Ricerca
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Nella maggior parte degli areali olivicoli italiani siamo entrati nella fase del secondo ingrossamento delle olive. Tra pochi giorni inizierà anche il processo di inolizione, durante il quale le cellule del mesocarpo, ovvero la polpa dell’oliva, cominceranno ad accumulare gocce di olio all’interno delle strutture intracellulari. Questo processo è strettamente legato all’attività fotosintetica della pianta, alla disponibilità di nutrienti e all’equilibrio idrico.

La sintesi lipidica richiede molta energia e la pianta deve essere in grado di sostenerla senza incorrere in stress. La qualità dell’olio dipende pure e in larga misura dalla disponibilità di elementi nutritivi durante l’inolizione. Carenze o eccessi in questa fase possono compromettere la sintesi dei lipidi, influenzando negativamente sia la resa che le proprietà organolettiche del prodotto finale.

Uno degli elementi chiave è il potassio, fondamentale per la traslocazione degli zuccheri e per la sintesi lipidica.


Un apporto mirato può essere garantito da formulazioni attivate come K-Fast, un prodotto ad alto tenore di potassio che – grazie alla sinergia con zolfo e acidi umici e fulvici – acidifica la rizosfera e favorisce un assorbimento completo e una rapida traslocazione del potassio verso le olive.

Anche l’azoto e lo zolfo svolgono un ruolo importante, favoriscono l’ingrossamento delle drupe e stimolano la fotosintesi, contribuendo alla formazione di composti aromatici e alla stabilità dell’olio. Non di meno il calcio è importante in questa fase, se somministrato in forma complessata, diventa altamente assimilabile e mobile all’interno della pianta.

Un prodotto particolarmente efficace in questo senso è Focus Ca, che contiene calcio complessato con ligninsolfonato. Questo formulato non è dilavabile, penetra facilmente nella pianta e si trasloca rapidamente nelle olive.

Con funzionalità simile opera anche MagnetiCal, che apporta calcio e magnesio in sinergia con zuccheri, ha un pH subacido, il che ne favorisce l’assimilazione e la disponibilità immediata.

Questi prodotti vengono somministrati prevalentemente per via fogliare, una tecnica che consente un assorbimento rapido ed efficace, soprattutto in condizioni di stress idrico o su suoli poco reattivi.

Si consigliano due o tre interventi fogliari, modulati in base alla carica produttiva e alle condizioni ambientali. In un contesto di crescente variabilità climatica, l’adozione di strategie nutrizionali basate sulla fisiologia dell’olivo rappresenta una scelta tecnica fondamentale per valorizzare la produzione e garantire la sostenibilità dell’olivicoltura.

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Tags: in evidenza, inolizione, olio di oliva, Olive

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