Olio di oliva, altro che dieta mediterranea e salute! Così cambia la promozione!

Protagonista della nuova campagna pubblicitaria in Spagna una borsetta giallo-verde (che risponde alle ultime tendenze della moda) per catturare i giovani, categoria che, dati alla mano, è quella che meno consuma olio extra vergine di oliva.
Economia
Views: 306
Dalla Spagna giunge un messaggio che merita attenzione! Strettamente connesso alla nuova campagna promozionale che cambia paradigma: vengono abbandonati i claims tradizionali e il posizionamento strategico, come la Dieta Mediterranea, la salute, la cucina e persino la familiare immagine di un filo d’olio che cade sul pane. Il motivo? Intercettare i nuovi potenziali consumatori, vale a dire i giovani che con l’olio extravergine di oliva hanno meno familiarità. 
Uno studio presentato recentemente dal Ministero dell’Agricoltura spagnolo ha infatti evidenziato che gli over 65 sono quelli che acquistano più olio extravergine di oliva, con un consumo pro capite di quattro litri all’anno. All’altro estremo si trovano gli under 35 con un consumo pro capite di appena 0,8 litri all’anno. Parliamo di un gruppo che rappresenta quasi il 9% della popolazione e che ha acquistato meno del 3% dell’olio extravergine di oliva consumato nelle case.

Il Complemento Perfetto

Dunque, secondo l’Interprofessione spagnola che definisce le campagne promozionali, non è più tempo di continuare a parlare del valore salutistico dell’olio, piuttosto di farlo diventare una sorta di moda. Ecco dunque il nuovo slogan, “Il Complemento Perfetto”.
In cosa si sostanzia? Presto detto! La campagna ha per oggetto una borsa a capsule color giallo-verde. Un accessorio che risponde alle ultime tendenze della moda internazionale e che integra perfettamente una bottiglia di olio extravergine di oliva. Anche il modo in cui questa proposta è stata presentata al pubblico è stato non convenzionale: basato sulle foto della cantante spagnola Aitana che cammina per le strade di Madrid con la borsa firmata Palomo Spain, foto diventate immediatamente virali.
Si tratta di una campagna “fresca, dirompente e intelligente” che rappresenta un nuovo approccio per raggiungere i consumatori, ha spiegato Pedro Barato, presidente dell’Associazione Interprofessionale dell’Olio d’Oliva Spagnolo. “Analizziamo costantemente il mercato, il comportamento dei consumatori e cerchiamo di anticipare il futuro. E tutto indica che il nostro consumatore, nel mercato interno, sta invecchiando e non riusciamo ad attrarre e promuovere l’ingresso di nuovi consumatori provenienti dal segmento più giovane. Non si tratta di un fenomeno nuovo. In effetti, la Commissione Europea ha lanciato l’allarme qualche anno fa, ma è un processo che sembra accelerare”. Ha specificato che “un recente rapporto dell’Esecutivo europeo stima che, in Spagna, ma anche in Italia e Grecia, il consumo di olio d’oliva diminuirà tra il 2% e il 3% all’anno fino al 2035. Un fenomeno che, sostengono, e cito, riflette i nuovi modelli di consumo delle giovani generazioni”.

Abitudini in cucina

A suo avviso, questo fenomeno è già osservabile in Spagna, come emerge dal Panel sui consumi delle famiglie analizzato dal Ministero dell’agricoltura. Per Barato, i dati sono “sconvolgenti”, poiché “se ci concentriamo sulla categoria dell’olio extravergine di oliva, il 77,8% dei responsabili degli acquisti aveva più di 50 anni, quando in realtà rappresentano il 60% della popolazione spagnola. E e. E questo non è un fenomeno esclusivo dell’olio extravergine di oliva; nel caso della categoria dell’olio d’oliva, gli over 50 erano responsabili degli acquisti nel 79,4% dei casi, e gli under 35 non raggiungevano nemmeno il 2,5%”.

Il presidente dell’organizzazione ha sottolineato come sia evidente che il consumo sia strettamente legato alla pratica di cucinare in casa, un’abitudine comune tra gli anziani, ma che inizia a essere rara tra i giovani. Questo fatto è emerso chiaramente durante la pandemia. “Gli oli d’oliva godono di un’ottima reputazione tra gli spagnoli. Quando si parla di alimentazione sana, nessuno ha il minimo dubbio. Infatti, quando durante il lockdown si pensava che mangiare sano fosse fondamentale, molti sono tornati a preferire gli oli d’oliva. Ma, allo stesso tempo, i giovani lo considerano un alimento antiquato, che utilizza una comunicazione poco accattivante, con troppi riferimenti al passato e pochi ai valori che interessano ai nuovi acquirenti. Questa campagna risponde a questa esigenza. E, se posso dirlo, in modo brillante”, ha commentato.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Tags: in evidenza, olio di oliva, olio extravergine di oliva, promozione, Spagna

Potrebbe piacerti anche

Olio di oliva e mercati: l’analisi dei prezzi vista dall’estero
Olio extravergine di oliva e altri tipi di olio: prezzi a confronto

Author

Potresti leggere