Olio di oliva, ecco le prime previsioni 2025: l’Italia torna al terzo posto

Economista greca indica le stime della nuova campagna olearia sulla base dello stato di salute di oliveti e condizioni meteo. Si supererà il muro delle 4 milioni di tonnellate
Economia
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In un’intervista rilasciata al giornale di informazione della Grecia olivenews.gr, l’economista Dimitra Aliefs, esperta di commercio internazionale dell’olio d’oliva,  ha offerto una previsione ottimistica circa la produzione olearia nella nuova stagione 2025/26. Malgrado sia ancora presto – siamo alla fioritura nei principali paesi olivicoli e solo in alcune regioni iniziano a comparire già i primi frutticini – l’analisi si basa sia sui dati della precedente campagna, sia sulle condizioni meteo di questi mesi.

Dimitra Aliefs

Se siano previsioni più o meno azzardate è difficile dirlo. Ad ogni modo, intervistata dal direttore Vassilis Zampounis, l’economista ha così risposto alle domande sul futuro del settore.  “Il messaggio è di slancio. Gli olivi sono ben riposati, le condizioni meteorologiche invernali nelle regioni chiave sono state favorevoli e, con maggio che volge al termine – riducendo la minaccia di ondate di calore o disastri naturali – stiamo assistendo a forti segnali di un raccolto eccezionale. Tutte le indicazioni suggeriscono che la produzione globale di olio d’oliva supererà i 4 milioni di tonnellate.

Ciò che colpisce particolarmente è l’allineamento tra la maggior parte dei produttori del Mediterraneo. Con la notevole eccezione della Turchia, si prevede che quasi tutti i principali paesi produttori raggiungeranno livelli di resa elevati”.

Ed ecco come, secondo l’economista greca, si presentano i numeri in migliaia di tonnellate, lasciando una forchetta tra minimo e massimo:

Spagna: 1.650 – 1.850 mila tonnellate;
Tunisia: 440 – 460 mila tonnellate
Italia: 340 – 360 mila tonnellate
Grecia: 340 – 360 mila tonnellate
Turchia: 240 – 280 mila tonnellate
Portogallo: 190 – 210 mila tonnellate
Marocco: 120 – 130 mila tonnellate
Siria: 110 – 130 mila tonnellate
Altri (*): 650 – 750 mila
(*) Inclusi Algeria (60–70), Libia (50), Egitto (30), Arabia Saudita (20) e altri.
Totale globale: 4.080 – 4.530 mila tonnellate

Analizzando la precedente campagna, queste stime rilanciano la piena ripresa della Spagna, locomotiva mondiale, e alzano ulteriormente i livelli produttivi della Tunisia che sale così al secondo posto. Dopo la splendida campagna dello scorso anno, la Turchia torna a valori normali, mentre in ripresa si segnala la Grecia che tallona l’Italia. Il nostro paese recupererebbe oltre 100 mila tonnellate rispetto alla scarsa produzione del 2024.

Relativamente ai prezzi, l’economista non si sbilancia: “È ancora troppo presto per cifre precise. Ma è chiaro che tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell’olio d’oliva  devono avviare un dialogo serio . E sottolineo serio. Queste discussioni devono andare oltre i confini nazionali, tenendo conto delle dinamiche globali di produzione, consumo e prezzi”.

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Tags: in evidenza, olio di oliva, previsioni produzione olio di oliva

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