La produzione olivicola-olearia si prepara a fregiarsi di una nuova Dop. Stavolta riguarda un’oliva da mensa, denominata “Oliva Dolce di Bitetto”. coltivata in un areale della Puglia che ricomprende ben otto Comuni. In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato infatti il disciplinare di produzione, atto che segna un passaggio cruciale nel lungo iter per il riconoscimento. Da questo momento, infatti, la palla passa a Bruxelles dove la competente Commissione esaminerà tutta la documentazione, procedendo anche, se necessario, a chiedere ulteriori informazioni. Dopodiché provvederà a pubblicare il documento unico sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Passati tre mesi senza che pervengano osservazioni, la stessa Commissione emana il Regolamento di registrazione della denominazione.

A dare notizia dell’importante passo in avanti dell’iter amministrativo è stato il presidente dell’Associazione che si era appositamente costituita per il riconoscimento della Dop, il dott. Nicola Marziliano “L’intera comunità bitettese, insieme a tutto il comprensorio, attende fiduciosa la conclusione del percorso, certa che questo riconoscimento possa dare slancio all’economia locale oltre a dare lustro al territorio che è la culla di questa eccellenza. Ora manca solo la valutazione finale di Bruxelles. Siamo estremamente fiduciosi”.
La pubblicazione del Disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale è avvenuto all’indomani della seduta di Pubblico Accertamento che si era tenuta esattamente un mese fa presso la sala consiliare del Comune di Bitetto dove, oltre ai componenti dell’Associazione per il riconoscimento della Dop avevano preso parte tecnici, docenti e ricercatori della facoltà di agraria dell’Università di Bari, esperti e cultori della materia, oltre ovviamente agli amministratori del Comune di Bitetto e le aziende produttrici.

La “Dolce di Bitetto” è un’oliva da tavola raccolta quando è ancora verde e poi conciata, come da sapienza antica, in una salamoia fatta solo di acqua e sale. Dal sapore unico e dalla consistenza croccante, si fa apprezzare in svariati utilizzi, ma diventa indimenticabile appena assaggiata con un aperitivo. L’ottenimento del marchio Dop, rappresenta con tutta evidenza un volano di grande valore per l’intero comparto produttivo e per lo sviluppo economico dell’intero territorio allargato.


















