di SILVIO FRITEGOTTO
L’irrigazione a goccia è stata un primo importante passo. Con la subirrigazione si può limitare l’evaporazione, a tutto beneficio dell’olivo. La fertirrigazione con impianto di subirrigazione permette un miglior apporto nutrizionale.
Tratto da un articolo apparso su Georgofili.it, ne riprendo una parte come spunto per mettere in evidenza i vantaggi dell’irrigazione a goccia e della fertirrigazione anche per l’olivo.
Il riscaldamento globale, con il conseguente cambiamento delle condizioni climatiche e la crescente scarsità di acqua in regioni nelle quali sono coltivati gli olivi, possono peggiorare la già attuale situazione critica.
L’acqua è una delle variabili agronomiche più importanti per influenzare positivamente resa e qualità delle produzioni olivicole.
In questo articolo si analizzano i parametri produttivi e qualitativi arrivando ad affermare che “luce e disponibilità di acqua non sono solo cruciali per la produttività albero, ma influenzano chiaramente la qualità dell’olio d’oliva”. Questa importante relazione supporta ulteriormente, qualora ci fosse bisogno, che per ottenere produzioni da reddito e alta qualità organolettica degli oli, l’olivicoltura deve utilizzare tutti gli strumenti agronomici a disposizione, tra questi l’irrigazione.
Irrigazione localizzata
La tecnica più applicata è l’irrigazione a goccia e, in particolare, con le ali gocciolanti interrate, prende il nome di subirrigazione (o SDI: subsurface drip irrigation).
L’approccio agronomico all’irrigazione significa operare il più possibile in maniera razionale, avere un approccio scientifico e fini pratici quindi fornire strumenti di facile utilizzo e comprensione all’olivicoltore. La subirrigazione è una tecnica d’irrigazione localizzata che consiste nell’interramento delle ali gocciolanti a una profondità idonea che è funzione delle caratteristiche fisiche del suolo e della profondità degli apparati radicali della coltura che si desidera irrigare, in questo caso l’olivo. Tale tecnica si sta diffondendo sempre di più in olivicoltura intensiva grazie alla meccanizzazione per l’installazione, allo sviluppo di gocciolatori sempre più protetti dal rischio di penetrazione delle radici, ai sistemi di filtrazione sempre più efficienti, alla possibilità di automatizzare la pulizia dell’impianto e di monitorare il sistema attraverso l’impiego di misuratori di flusso.
L’olivicoltura intensiva con sesti ravvicinati (5x5m o 6x5m) ha reso l’irrigazione sempre più rilevante anche per gestire competizione tra le piante per acqua e nutrienti, inerbimento e evitare condizioni di stress idrico dannoso per la produzione.
La subirrigazione consente un ulteriore risparmio di acqua (soprattutto in zone ventose o dove l’evaporazione è molto elevata) ed una notevole uniformità di distribuzione che permette a tutto l’oliveto di svilupparsi in maniera omogenea, e non crea alcun ingombro alle operazioni colturali sulla superficie del terreno.
La nutrizione minerale
Inoltre, la nutrizione minerale in fertirrigazione (iniezione di nutrienti nel flusso irriguo in forma solubilizzata prontamente assimilabile) eseguita con un sistema di subirrigazione permette l’apporto degli elementi nutritivi poco mobili nel terreno (per es., fosforo e potassio) proprio in prossimità della parte assorbente dell’apparato radicale. Il tutto avviene con la coltura in atto e questo permette di non avere perdite per dilavamento dei fertilizzanti e di incrementare l’efficienza nell’assimilazione dei nutrienti.
Un impianto interrato presenta gli stessi elementi presenti negli altri sistemi irrigui a goccia ma con tutte le implicazioni positive evidenziate. Una cura particolare deve essere riposta nella filtrazione dell’acqua, e al problema dell’intrusione delle radici nei gocciolatori. I gocciolatori sono provvisti di meccanismi anti suzione e di barriere fisiche all’intrusione delle radici e nella generazione più recente, si è aggiunto del rame nella produzione del gocciolatore con effetto inibitore per contatto nei confronti delle radici.
I vantaggi della subirrigazione
La subirrigazione consente di interrare le ali gocciolanti ad una profondità di 20-30 cm sotto la superficie del suolo, parallelamente alla linea del tronco, e risolvendo le seguenti problematiche:
– raccolta meccanica e altre pratiche meccaniche che possono danneggiare dispositivi posti in superficie
– vandalismo o danni da parte di esseri umani o animali.
Altri vantaggi consistono in:
– diminuzione dell’evaporazione dell’acqua dalla superficie del terreno (risparmio idrico)
– diminuzione di accumulo della salinità del suolo sulla superficie
– limitato sviluppo di erbe infestanti e conseguente risparmio di erbicidi e lavoro
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