Il piano di rigenerazione olivicola in Puglia continua ad essere terreno di scontro tra Ministero dell’Agricoltura e Regione. E forse il prossimo 8 giugno, quando le parti si incontreranno per fare il punto della situazione, si riuscirà a capire se la filiera istituzionale potrà essere riannodata per il bene dell’olivicoltura e soprattutto di olivicoltori e frantoiani.
Il ministro Francesco Lollobrigida al question time alla Camera non è stato affatto tenero: “Il Piano di rilancio dell’olivicoltura della Puglia, cardine dell’olivicoltura made in Italy, e per il quale il ministero ha stanziato 300 milioni di euro – ha sentenziato – giace nei cassetti della Regione. Nonostante le molteplici richieste di delucidazioni sull’uso dei fondi non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. Lo stesso ministro ha anche ricordato l’attenzione del governo sul comparto. “L’’olio d’oliva – ha infatti sottolineato – è un settore strategico del made in Italy. Abbiamo previsto interventi sia nella Pac che del Pnrr. Nel primo caso un sostegno accoppiato al reddito per gli olivicoltori che producono oli a indicazione geografica per il quale sono stanziati 12 milioni di euro l’anno fino 2027. Nel Piano strategico è previsto anche un ecoschema specifico con stanziamento annuo di 150 milioni. A queste risorse vanno aggiunti i 35 milioni dall’Ocm olio per le azioni degli operatori e i 100 milioni stanziati dal Pnrr per l’ammodernamento dei frantoi.
Non ci siamo fermati qui – ha aggiunto Lollobrigida – stiamo lavorando sugli interventi a favore della ricomposizione fondiaria e per semplificare il pacchetto di imposte ipotecarie, catastali e di registro dei terreni. Vanno ricordati inoltre i 60 milioni di euro stanziati per adottare, nei reimpianti degli uliveti distrutti, varietà di ulivo resistenti alla Xylella in Puglia. Infine, allo studio un piano strategico nazionale dell’olivicoltura, ma prima il riconoscimento dell’associazione interprofessionale unica che sarà l’interlocutore chiave per realizzare davvero un piano di rilancio del settore”.
Dalla Regione Puglia è stato l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia a rispondere: “Siamo onestamente dispiaciuti per le accuse del ministro. Pochi minuti fa è giunta la comunicazione che il ministro ha delegato il sottosegretario La Pietra a un confronto che anche noi richiedevamo da tempo e che è stato solo ora fissato per il prossimo 8 giugno. Non si può dare fiato alle lamentele senza cognizione di causa. Dei soldi che ci sono stati messi a disposizione, solo una parte dei 300 milioni stanziati, abbiamo impegnato il 70% e già pagato il 40%. Altro che piano in un cassetto. Va inoltre aggiunto che questi 300 milioni quando saranno integralmente a disposizione serviranno a rigenerare appena il 10% dell’olivicoltura pugliese distrutta dalla Xylella fastidiosa. Dal confronto al ministero ci auguriamo venga chiarito come aiutare quell’altro 90%”.