Cosa dare all’olivo dopo la potatura

I prodotti per disinfettare le piante contro funghi e batteri
AIPO
Views: 3K

di

L’attività di potatura è un’occasione per eseguire un controllo delle singole piante. Consente, infatti, di individuare e togliere rami secchi o con presenze di gallerie d’insetti o cancri rameali, provocati da agenti patogeni, come i funghi appartenenti alle Botryospheriacee o altri come il Phoma. Al termine di queste operazioni è necessario attuare un intervento fitosanitario di disinfezione delle ferite da taglio, per ostacolare la penetrazione dei patogeni fungini, come l’Occhio di pavone, la Lebbra, la Piombatura.

Per quest’azione normalmente ci si affida ai prodotti rameici, che hanno azione preventiva e presentano un ampio spettro d’azione sui parassiti fungini e hanno un’azione di contenimento sul batterio della Rogna dell’olivo, Pseudomonans savastanoi. Questo batterio può sopravvivere sulla superficie delle foglie e raggiungere un’elevata popolazione in primavera e, se la vegetazione, rimane a lungo bagnata, gli olivi sono già predisposti a essere infettati.

Il rame agisce all’esterno della vegetazione e impedisce al patogeno, fungino o batterico, di penetrare nei tessuti vegetali, costituendo una barriera chimica, formata da ioni di rame. Questa barriera chimica dipende dalla quantità di ioni disponibili nel prodotto, dalla velocità del loro rilascio, dalla resistenza alla degradazione nell’ambiente e al dilavamento, pertanto, ogni sale di rame ha proprie caratteristiche, che gli permettono di differenziarsi.

È importante poi tenere conto della finezza delle particelle: quanto più sarà minore tanto più sarà maggiore la capacità di coprire le superfici fogliari o del legno, migliorando, così, l’attività fungicida e la resistenza al dilavamento. Dimensioni ridotte permettono alla particella di sale rameico di mantenersi a stretto contatto con i tessuti vegetali, aumentandone l’efficienza.

Troviamo così prodotti rameici che offrono risultati rapidi, ma tendono a esaurire la propria attività al sopraggiungere di forti piogge, altri formulati che sono meno pronti, ma più persistenti nel tempo.

Da considerare che, a inizio stagione, le potature si attuino con oscillazioni climatiche anche importanti, che alternano innalzamenti e abbassamenti termici veloci, precipitazioni abbondanti o assenti, così le piante entrano in affaticamento fisiologico e rispondono meno agli agenti patogeni esterni, soprattutto di funghi.  Sono così necessari prodotti che agiscano velocemente, come l’Idrossido di rame, dall’elevato contenuto di rame metallo, che procede prontamente e si distribuisce bene sulla vegetazione, soprattutto se alla presenza di forte umidità ambientale, ha una limitata degradazione sia chimica e sia se esposto alla luce.

Abbiamo poi il Solfato di rame tribasico che ha un’elevata finezza delle particelle, il che conferisce al prodotto un buon potere ricoprente e un’alta solubilità in acqua. La sua tendenza all’acidità comporta una pronta efficacia d’azione.

La farmacopea antifungina pone a disposizione degli olivicoltori pure la Dodina, un prodotto citotropico, idoneo a essere impiegato su vegetazione bagnata, ha un rapido assorbimento così sfugge facilmente all’azione dilavante delle piogge. L’attività della Dodina è adatta per il controllo di parassiti fungini dai primi momenti della ripresa vegetativa sino alla prefioritura o, poi, nel periodo autunnale.

Abbiamo ancora il Fosfonato di potassio (esempio Mikonos della Sipcam o il Phyto Sarcan o il Cuneb della Gowan), che ha un doppio effetto: all’azione tossica diretta nei confronti dei patogeni fungini unisce un’attività di stimolo per la pianta nell’attivare sostanze di resistenze. Il Fosfonato di potassio è sistemico, è assorbito rapidamente dai tessuti vegetali ed è trasportato verso i giovani organi in crescita, pertanto, protegge la nuova vegetazione e non è dilavato dalle piogge. Gli ioni fosfito presenti sono trasportati nelle piante ma non sono coinvolti nel metabolismo del fosforo, perciò non hanno alcuna azione fertilizzante.

Nella difesa preventiva contro i funghi patogeni è possibile utilizzare prodotti a base di tebuconazolo, un triazolo, unito al trifloxystrobin, una strobilurina (esempio Flint Max della Bayer), da utilizzare dalla ripresa vegetativa alla pre-fioritura; oppure il pyraclostrobin, un’altra strobilurina (esempio Cabrio Olivo della Basf), da impiegarsi dalla comparsa delle infiorescenze fino al raggiungimento delle dimensioni definitive della drupa.

Due prodotti che è possibile utilizzare in agricoltura biologica, anche se vanno considerati i loro limitati d’efficacia, sono il Bicarbonato di potassio e il Bicarbonato di sodio, vanno applicato in soluzione sulla vegetazione e la loro attività fungicida è data perché aumentano il pH della superficie fogliare, rendendola basica, e creando così un ambiente inospitale ai funghi che, per svilupparsi, richiedono un ambiente sub acido. Il Bicarbonato di potassio e di sodio sono stanze simili, ma sono disciplinate differentemente: il primo è considerato un fungicida ed è acquistabile se in possesso del Patentino Fitosanitario. Il Bicarbonato di sodio è considerato una sostanza di base e un corroborante, acquisibile senza il Patentino Fitosanitario.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

Soglia gratuitamente OlivoNews cliccando qui.

Tags: Aipo, disinfettanti, in evidenza, potatura

Potrebbe piacerti anche

EnoliExpo, perché non mancare alla fiera del settore olivicolo-oleario
L’ acido oleico dell’olio di oliva aiuta a controllare il senso di fame

Author

Potresti leggere