Oliveto, concimazione tra post raccolta e ripresa vegetativa

La nutrizione minerale delle piante utile per rese e qualità
AIPO
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È sempre importante affrontare l’argomento delle “concimazioni”, le quantità da apportare e le tempistiche nell’attuarli. Queste sono pratiche complesse, sempre da studiare e da approfondire, perché consentono il ripristino della fertilità dei suoli, a seguito delle asportazioni attuate dalle piante per la loro crescita e produzione di frutti.

La fertilizzazione dei terreni è, pertanto, una tecnica agricola per aumentare la dotazione del terreno di uno o più elementi nutritivi, utili alla nutrizione minerale delle piante, per ottenere rese e qualità più elevate dei prodotti.

I principali elementi nutritivi, o macronutrienti, sono:
– l’Azoto, che contribuisce alla crescita vegetativa, alla formazione delle foglie e all’espansione del sistema radicale;
– il Fosforo, necessario allo sviluppo radicale, influenza i processi riproduttivi, in particolare sugli organi fiorali femminili;
– il Potassio, favorisce la maturazione dei frutti e la resistenza alle malattie;
– i Micronutrienti, come il ferro, lo zinco, il manganese, il rame, il boro sono indispensabile al normale svolgimento di processi biologici della pianta.

Le ricerche attuate sui tempi di concimazione negli oliveti indicano il post raccolta autunnale come il più adatto per l’apporto di fosforo e potassio, perché in questo periodo si ha un’elevata attività radicale e questi elementi, una volta assorbiti, andranno a incrementare le sostanze di riserva della pianta, che resteranno disponibili per le stesse e ne copriranno le esigenze nutritive fino a fioritura inoltrata.

Altro beneficio della fertilizzazione autunnale è dato dal fatto che si fornisce alla pianta una maggiore resistenza al freddo durante l’inverno, perché si avrebbe una maggiore concentrazione di sostanze molecole organiche e sali minerali all’interno delle cellule e tessuti.
Se non si è attuata la concimazione autunnale, è possibile realizzarla anche tra la fase del riposo invernale e la ripresa vegetativa.
L’olivo, infatti, ha due picchi di elevata capacità di assorbimento radicale, uno è tra ottobre e novembre e l’altro in primavera, dalla ripresa vegetativa alla fioritura.

Non esiste una formula di concimazione adatta per ogni oliveto e, in mancanza di analisi del suolo e dei tessuti fogliari, per il fosforo e il potassio è consigliabile seguire il principio della restituzione, ossia, di far rientrare nel terreno ciò che la pianta d’olivo ha asportato per le sue attività vegetative e di produzione di olive.

Dal punto di vista pratico e di massima, considerando la retrogradazione del fosforo che, da assorbibile passa a non utilizzabile per la pianta, e la fissazione del potassio che, legandosi alle particelle del terreno, è meno disponibile per le radici, le quantità da apportare saranno di:
45-50 kg per ettaro di fosforo, pari a 250 kg di perfosfato minerale-19;
90-100 kg per ettaro di potassio, pari a 180-200 kg di cloruro di potassio-50.

Oltre a una bassissima mobilità l’assorbimento del fosforo è dipendente dal pH del terreno, che se è massimo nei suoli tendenzialmente neutri, cala notevolmente o si annulla in quelli acidi, circa -6 pH, e in quelli basici, + 8 pH. Il fosforo aumenta, però la sua capacità di assorbimento se lo si accompagna a sostanze organiche, che sono in grado di unirlo a loro molecole, come il carbonio, l’idrogeno e l’ossigeno, formando sostanze umo-fosfatiche, che possono essere assunte dalla pianta anche in terreni con pH non ottimali per questo elemento.

Sovente, infatti, si trascura l’azione della sostanza organica dei suoli, che è decisiva per la complessiva fertilità e per una buona attività vegetativa e produttiva degli olivi. Tornando al potassio, gli olivi ne fruiscono in elevate quantità, normalmente nei terreni è abbondante, ma non sempre è biodisponibile, per questo va apportato nei suoli come ripristino della loro fertilità; anche per questo elemento l’azione della sostanza organica ne favorisce l’assorbimento da parte della pianta.

Occorre ricordare ancora che, fosforo e potassio, dopo la loro distribuzione, vanno leggermente interrati.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: Aipo, concimazione, in evidenza

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