Produrre olive da tavola? Opportunità da cogliere, ecco perché!

In Italia c'è un potenziale da sfruttare. Moreschini (Assom): "Parte integrante della filiera"
Economia
Views: 582

Dare voce e forza al comparto delle olive da tavola, in Italia e in Europa, offrendo così nuove opportunità anche alla filiera olivicolo-olearia.
Di questo si è discusso al convegno “Verso una federazione europea per rafforzare il settore”, organizzato da Assom, l’Associazione olive da mensa, che rappresenta i produttori italiani.

“Il nostro è un ambito ristretto, una nicchia produttiva già molto vitale – ha spiegato Angelo Moreschini, presidente di Assom –. Anche se rappresentiamo il 2% dell’intera produzione mondiale, le nostre potenzialità sono enormi. E’ sbagliato considerarci figli di un dio minore, siamo parte integrante della filiera olivicolo-olearia e possiamo fare molto per darle nuovo slancio”. Basti pensare che, secondo le stime Ismea, nella campagna 2023-24, l’Italia ha prodotto circa 77mila tonnellate di olive da tavola, ma se ne sono consumate 149mila, vale a dire il doppio. Bene anche l’export, che si è attestato sulle 36mila tonnellate.

Nello stesso periodo, in base alle rilevazioni del Consiglio oleicolo internazionale, l’Unione europea ha prodotto 829mila tonnellate di olive, mentre nel mondo si sono superati i 3 milioni di tonnellate di olive da tavola. Una tendenza positiva, che i produttori italiani stanno già intercettando, puntando sempre di più sui mercati extra-UE. “Le olive da mensa piacciono sempre di più – ha confermato Moreschini – ora anche all’estero i consumi sono in crescita. Il fenomeno non riguarda soltanto i Paesi tradizionalmente produttori di olive e va ben oltre l’Europa”. Stati Uniti, Arabia Saudita, Brasile e Canada, infatti, sono i maggiori acquirenti di un prodotto legato all’Italian style e alla Dieta mediterranea.

Se le potenzialità di crescita sono significative, lo sono altrettanto le criticità che colpiscono il comparto, comuni al mondo oleario italiano. Il sistema olivicolo italiano è sottodimensionato e frammentato e fatica a rispondere alle richieste di un mercato in espansione. Inoltre crisi climatica e rincari energetici hanno pesantemente influito sulla produzione.

“L’olivicoltura da tavola può essere una valida alternativa – ha sottolineato il presidente di Assom –. Per implementare i quantitativi, occorre puntare sulle cultivar di sicuro valore commerciale e migliorare le tecniche di coltivazione, privilegiando quelle che possono aumentare la resistenza e la qualità dei frutti”. Già oggi i due terzi dell’olivicoltura italiana si basa su cultivar a duplice attitudine.

Per crescere, insomma, è necessario modernizzare il sistema produttivo e lavorare sia sulla quantità che sulla qualità dei prodotti. Ecco perché Assom propone la creazione di una federazione di settore, capace di contare a Roma come a Bruxelles. “Fare squadra con le altre associazioni europee, condividendo le nostre idee e i nostri stessi problemi, ci aiuterà a far sentire la nostra voce presso le istituzioni, nazionali ed internazionali, con le quali intendiamo costruire un rapporto di dialogo e collaborazione”. Con gli attori del modo dell’olio d’oliva “il dialogo è già in essere, facciamo parte della stessa grande famiglia e possiamo fare molto gli uni per gli altri”.

Per Andrea Carrassi, Direttore generale di ASSITOL, di cui Assom è socio aggregato, le olive da tavola possano contribuire a rilanciare l’immagine della filiera. “Le olive da tavola sono tradizionali e moderne al tempo stesso – ha affermato – perché sono protagoniste in ambiti diversi: nella cucina di casa, nella ristorazione e in pizzeria, nell’happy hour che piace ai giovani. Questa versatilità rappresenta una grande risorsa, che è giusto valorizzare. Assom ha un grande lavoro da svolgere, che ASSITOL intende sostenere su tutti i fronti, sicuri che l’impegno comune porterà beneficio a tutto il mondo oleario”.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Tommaso Loiodice, presidente di Unapol, Paolo Mariani, presidente di Assofrantoi e Pier Luigi Silvestri, presidente OP Confoliva.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Tags: Assom, in evidenza, olive da tavola

Potrebbe piacerti anche

L’olio extravergine di oliva in frigorifero? C’è chi dice sì!
Dalla sansa di olive biopesticidi contro la Xylella

Author

Potresti leggere