“Sarà presto quello della Sicilia il primo Olio IGP d’Italia”

Il presidente del Consorzio di Tutela Mario Terrasi lancia la sfida
Economia
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“Con la nuova campagna l’Olio IGP Sicilia è destinato a diventare la prima Indicazione geografica d’Italia del settore, superando quella toscana. Ma questo primato non ci basterà, perché le potenzialità del brand sono enormi”.
Mario Terrasi, presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio IGP Sicilia (nella foto), non nasconde le grandi aspettative che il settore olivicolo-oleario dell’isola riserva a questa IGP che, istituita nel 2017, sta ormai crescendo al ritmo di 500 tonnellate annue, arrivando lo scorso anno a certificare oltre 2 milioni di litri.
Presidente Terrasi, da che deriva tanto ottimismo?
“Dall’entusiasmo dei soci aderenti e dalle ottime risposte del mercato in ogni parte del mondo. Ora che il Consorzio di Tutela è stato riconosciuto dal Ministero e che è stato presentato ufficialmente la scorsa settimana in Regione, siamo pienamente operativi e certi che i numeri continueranno a crescere”.
Andiamo per ordine: quanti soci conta oggi il Consorzio?
“Gli operatori divisi per categoria – olivicoltori, frantoiani e confezionatori – iscritti all’IRVO (Ente certificatore) sono oltre 2.200. I soci del Consorzio oggi rappresentando oltre 2/3 rispettivamente nelle tre categorie. Grazie a questi numeri di rappresentanza, abbiamo ottenuto l’erga omnes, nel senso che tutti dovranno attenersi alle regole che emanerà il Consorzio”.
L’ambizione di diventare la prima IGP d’Italia sull’olio è così concreta?
“Considerato che la regione produce dai 35 ai 50 milioni di litri di olio, passare dagli attuali 2 e passa milioni a numeri ben più alti è una prospettiva più che realistica. Anche perché stiamo assistendo ad un progressivo passaggio di oli dalle DOP, che in Sicilia sono ben 7 e con numeri importanti, all’IGP, specialmente da parte delle aziende che hanno entrambe le certificazioni”.
Come primo atto del Consorzio?
“Cominciamo col dire che dalla prossima campagna tutte le bottiglie commercializzate Olio IGP Sicilia avranno il collarino con numero seriale e tracciabilità, in grado di assicurare piena riconoscibilità e controllo”.
Vi occuperete pure della promozione, giusto?
“Certamente, avvieremo un’attività di promozione a vasto raggio, avvalendoci di tutti gli strumenti di finanziamento possibili”.
Su quali mercati puntate?
“Non ci sono paesi bersaglio, perché il brand Sicilia è riconoscibile e apprezzato oggi in tutto il mondo. Stiamo andando molto bene negli Stati Uniti, ma anche in Europa, con Germania in testa. Senza dimenticare i paesi orientali. L’IGP rafforza l’immagine di una Sicilia che da tempo ha perso l’iconografia negativa del passato, per essere piuttosto oggi un riferimento di qualità, di sole, di mare, di cultura, di gastronomia. Riporto sempre questo esempio per far capire quanto il brand Sicilia sia forte nel mondo: se estrapolate dal mappamondo la nostra isola e la mostrate ad una persona di qualsiasi altro paese, non troverete mai nessuno che non sappia riconoscere che quella è la Sicilia”.

 

Tags: in evidenza, Mario Terrasi, Olio Igp Sicilia

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