Ecco il Tavolo Olivicolo Nazionale, sarà una “grande ammucchiata”!

Oltre 40 enti e associazioni coinvolti, senza contare i rappresentanti del Ministero e gli organismi ad esso collegato. Impensabile l'approvazione a settembre come auspicato dal sottosegretario
Enti e Associazioni
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Oltre 40 tra enti e associazioni convocati, al netto dei rappresentanti del Ministero e degli organismi ad esso collegati. Per la prima riunione del Tavolo Olivicolo Nazionale, in programma il prossimo 26 giugno, si preannuncia un evento che in fatto di partecipanti evoca il titolo del celebre film “La grande ammucchiata”!

Patrizio La Pietra

L’appuntamento convocato dal sottosegretario Patrizio La Pietra è per le ore 15.00 alla sala Cavour del Ministero, chiamata il “Parlamentino” per la sua forma ad emiciclo, autorevole ma soprattutto capiente per ospitare un così elevato numero di persone (tenuto conto che per molti dei soggetti interessati parteciperanno più persone).

All’ordine del giorno la costituzione di gruppi di lavoro per specifiche competenze e una condivisione di spunti di intervento del Piano olivicolo illustrato nel marzo scorso. Intervenissero tutti nell’esprimere i propri spunti, si arriverà a notte fonda. Da confidare pertanto che la suddivisione in gruppi di lavoro riesca, una volta attivati, a muovere il tutto in maniera più snella. Anche perché la scadenza di settembre per approvare il Piano indicata inizialmente da La Pietra può già considerarsi ampiamente superata dai ritardi nel frattempo accumulati.

“Il Piano – aveva ricorda il sottosegretario in sede di presentazione – dovrà essere il documento politico programmatico strategico di riferimento per il settore, individuando le risorse necessarie, per ridargli vigore dopo che da anni si trova ad affrontare una crisi strutturale, nonostante l’elevata reputazione di cui gode il prodotto italiano”.

Per questo la strategia del Piano, secondo le indicazioni del Ministero “deve puntare su competitività, sostenibilità, qualità”.

E per il medio termine, a fuoco sono stati messi gli assi di intervento della competitività, che, è stato ricordato, “includono gli investimenti ed i provvedimenti che hanno come oggetto i prodotti destinati al mercato e di cui beneficeranno gli operatori della filiera che svolgono attività di produzione e commercializzazione di prodotti e servizi olivicolo-oleari”. In particolare gli assi di intervento della competitività sono undici e sono i seguenti: potenziamento della capacità produttiva nazionale, riduzione dei costi di produzione, ricerca e sviluppo, le olive da mensa, il nuovo piano Xylella, organizzazioni dei produttori e interprofessionale unica OI, accordi di filiera e accordi quadro, gli extra vergini di qualità, interventi per il mercato, promozione sui mercati, recupero degli oliveti abbandonati.

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Tags: in evidenza, olio di oliva, olio extravergine di oliva, olivi abbandonati, olivicoltura, Tavolo olivicolo, Xylella

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