Tracce di lubrificanti nell’olio? Mini guida per i frantoiani

L'allarme dopo un nuovo test, i buoni consigli di Pieralisi
Tecnica e Ricerca
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Una storia che si ripete e sulla quale Pieralisi – leader mondiale nella produzione di macchine olearie e forte di un’esperienza consolidata nel tempo – aveva messo in guardia, dando gli opportuni suggerimenti. Parliamo del test compiuto dalla rivista tedesca specializzata Öko Test che, a distanza di pochi anni, ha replicato le analisi su 19 oli extravergini esaminati in laboratorio, riscontrando contaminazioni da oli minerali. In particolare Mosh (Mineral Oil Saturated Hydrocarbons, vale a dire idrocarburi saturi, sia lineari che ramificati) e Moah (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons, cioè idrocarburi aromatici, costituiti da uno o più anelli benzenici con catene di idrocarburi), quest’ultimo cancerogeno, entrambi comunque dannosi per la salute,
Non è questa la sede di indicare i marchi coinvolti, come si sono svolte le analisi e le legittime repliche delle aziende coinvolte. A noi interessa aiutare i frantoiani ed i produttori di olio a capire come possa essere avvenuta questa contaminazione ed avere le conoscenze e gli strumenti per evitarla.
Per questo ci siamo avvalsi dell’assistenza tecnica Pieralisi che così ha risposto: “La contaminazione deriva certamente dall’utilizzo di lubrificanti non alimentari. Se la contaminazione è avvenuta in campo, potrebbe essere stato un contatto delle olive con l’olio lubrificante di uno scuotitore o di una macchina per la raccolta. Più facile che possa essersi registrata in frantoio dove è stato utilizzato un lubrificante anomalo nei cuscinetti della coclea di un decanter. Magari per risparmiare si cercano infatti prodotti certamente più economici, ma che derivano dal ciclo di raffinazione petrolifera e dunque rilasciano idrocarburi cancerogeni che danneggiano il prodotto. C’è una soglia limite prevista dalla legge, ma anche restando al di sotto della stessa, è inevitabile che l’olio sia comunque contaminato. Per questo raccomandiamo sempre l’utilizzo di prodotti originali in tutti i pezzi di ricambio di un frantoio”.
Il tema si è così allargato anche ad altri prodotti non originali potenzialmente nocivi per la salute. E la risposta anche in questo è stata eloquente: “Un esempio sono le gomme non alimentari che troviamo nei tubi, negli statori delle pompe, nelle guarnizioni in generale. Gomme che rilasciano eftalati, vale a dire prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Sono sostanze tossiche per la riproduzione, soggette a restrizione europea. Anche qui un prodotto originale, con gomme alimentari, certamente potrebbe usurarsi più facilmente, ma preserva la qualità del prodotto finale. Per non parlare poi dei materiali metallici. Vi sono componenti per la costruzione di griglie, martelli, giranti dei frangitori oltre ad altre parti secondarie delle varie macchine che entrano in contatto con l’olio durante la molitura. Se questi materiali non sono certificati, se non vi è una tracciabilità controllata, il frantoiano va incontro a vari rischi, come il rilascio di radioattività perché magari realizzati con materiali che hanno assorbito isotopi”.
Danni alla salute, ma anche danni alle macchine. “Il ricambio originale – spiegano dall’assistenza tecnica della Pieralisi – è fondamentale per avere la garanzia di un prodotto qualitativamente elevato. Prendiamo un cuscinetto su un qualsiasi gruppo rotante sia esso l’albero in una coclea o un tamburo. Oltre ad essere di dimensioni selezionate, tali cuscinetti sono sottoposti ad un controllo di qualità aggiuntivo che definisce uno specifico campo di tolleranza. Ed oltre alla tolleranza cuscinetti “selezionati” hanno tipi di gabbia per i rulli di materiale specifico , scelto per le alte velocità a cui andrà incontro. Sostituirlo con un altro cuscinetto non originale trovato sul mercato ancorché della stessa taglia, significa utilizzare un prodotto con una tolleranza diversa, che può andare a creare interferenza con l’alloggiamento, con conseguente rischio di probabile guasto e fermo macchina dovuto al grippaggio dello stesso cuscinetto”.

 

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Tags: in evidenza, Moah, Mosh

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