È uno studio davvero interessante quello che sita sviluppando in Spagna con il progetto CoverOlive e che sarà presto imitato da analogo studio in Italia con l’AIPO, Associazione interregionale produttori olivicoli.
Lo studio mette in relazione la presenza di uccelli in oliveti dotati di coperture vegetali del suolo e la loro positiva influenza nel combattere parassiti ed insetti, a cominciare proprio dalla mosca dell’olivo. Insomma, una modalità innovativa per contrastare il principale nemico degli olivicoltori basandosi sulla fauna volatile.
Gli strumenti messi in campo
Gli strumenti messi in campo consentono di analizzare l’evoluzione delle coperture vegetali, lo studio degli uccelli presenti nell’oliveto con copertura erbacea, l’uso dettagliato che questi volatili fanno delle coperture vegetali e l’analisi degli insetti presenti attraverso la raccolta di trappole a caduta, che si presentano come indicatori per esaminare il complesso sistema di questi agroecosistemi.
Le prove si stanno svolgendo in appezzamenti sperimentali selezionati di agricoltori partner situati nelle zone di Cordoba e Granada, in piena Andalusia, entrambe con produzione di oliveti tradizionali. Tra le attività preliminari l’individuazione di diverse miscele di specie erbacee autoctone nell’oliveto andaluso per vedere che tipo di servizi ecosistemici possono fornire come copertura vegetale in oliveto. Parallelamente si sta studiando l’uso che le specie di uccelli dell’oliveto fanno della copertura erbacea realizzata, con censimenti nei punti di campionamento e nelle stazioni di osservazione per determinare esattamente l’approccio di tali volatili con quelle coperture vegetarive. In questa iniziativa, inoltre, spiegano i ricercatori, “sono state posizionate diverse trappole per insetti, la cui analisi sarà effettuata dall’Università di Jaén, concentrandosi sulle formiche”. In corso anche uno studio dedicato agli impollinatori che utilizzano le diverse coperture selezionate per l’oliveto.
Lo studio comparato tra uccelli e insetti
Lo studio comparato di uccelli e insetti consentirà di stimare “i benefici che comporta la loro presenza nell’oliveto”. Tra le specie più comuni rilevate nei censimenti ci sono il verzellino, il fringuello o il cardellino e, in numero minore, specie insettivore come l’usignolo o la cinciallegra.
I ricercatori hanno già evidenziato che “negli oliveti dotati di copertura erbacea si osserva un numero maggiore di specie di uccelli rispetto agli oliveti nudi e senza copertura”. Tra l’altro “è dimostrato che dove c’è maggiore copertura erbacea l’erosione è molto minore, motivo per cui è vantaggioso sia per il suolo che per l’agricoltore. Inoltre, offre altri vantaggi come la fertilizzazione attraverso la materia organica e la capacità del suolo di resistere meglio ai parassiti o alle malattie che possono comparire.” Pertanto, “se abbiamo una copertura erbacea, in cui sono presenti un maggior numero di insetti e uccelli, questi contribuiscono a controllare le specie che rappresentano minacce come la mosca dell’olivo o alcuni funghi che possono colpire l’olivo”, hanno concluso i ricercatori.