La città di Maglie, nel cuore del Salento, ha ospitato un viaggio sensoriale e culturale dedicato all’olio extravergine di oliva di eccellenza. Nello scenario suggestivo dei frantoi ipogei, centinaia di visitatori hanno preso parte ai percorsi di avvio all’assaggio guidati da un panel professionista, Francesco Matarrese: un’occasione per conoscere da vicino il profilo organolettico, la tracciabilità e le peculiarità degli oli extravergine certificati DOP, IGP; biologici, e gli olii premiati al concorso mastro d’oro 2025, ma anche per comprendere quanto la qualità non sia solo gusto, ma anche storia, territorio e sostenibilità.

Il concorso “Mastro d’Oro 2025”, organizzato da AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e AFP (Associazione Frantoiani di Puglia), giunge ora alla sua fase culminante: domani, alle ore 19:00, presso il Liceo Capece di Maglie, si terrà la cerimonia di premiazione dei migliori oli in gara, a cura del capo panel Alfredo Marasciulo e della prof.ssa Maria Lisa Clodoveo dell’Università di Bari.
Al centro dell’iniziativa non c’è solo il riconoscimento del miglior extravergine, ma un messaggio forte: il futuro dell’olio passa attraverso il sapere artigiano del Mastro oleario, custode della qualità e innovatore di processo. «Un olio DOP, IGP o biologico non nasce per caso – dichiara Alberto Amoroso, presidente AIFO, Associazione Italiana Frantoi Oleari – ma è il frutto di scelte consapevoli, tecniche sostenibili e controllo costante lungo tutta la filiera. Con questo premio vogliamo rendere visibile il valore umano e ambientale che sta dietro ogni bottiglia di qualità».
Sulla stessa linea il presidente di AFP – Associazione Frantoiani di Puglia, Stefano Caroli: «Il Mastro d’Oro è un riconoscimento che guarda avanti, perché premia la competenza tecnica, ma anche la responsabilità ambientale. I frantoi non sono solo luoghi di trasformazione, ma presìdi culturali e tecnologici che possono guidare la filiera verso modelli produttivi più sostenibili, tracciabili, e capaci di raccontare l’identità dei nostri territori».



















