Era stato dato per perso, distrutto dalle fiamme che la scorsa estate si erano estese sulle campagne di Cuglieri, nella provincia di Oristano. Quell’incendio aveva bruciato praticamente tutta la pianta, dalla chioma ai rami fino al tronco. Ed invece l’olivastro millenario di Sa Tanca Manna, simbolo della devastazione, ha resistito ed è vivo.
L’annuncio è stato dato da Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. “Pochi credevano nella possibilità di una ripresa – ha spiegato all’Ansa il professore, che in questi 10 mesi ha continuato a fare la spola tra Cagliari e Cuglieri – In tanti dicevano che si stava addirittura sprecando tempo nel cercare di rianimare questa pianta. Invece hanno avuto la meglio le azioni che si sono portate avanti: pacciamatura, irrigazione di emergenza, somministrazione degli amminoacidi levogiri per il ripristino della funzionalità radicale, protezione del tronco con i teli di juta e poi la copertura a simulare la chioma che era andata perduta”.
Questi interventi, realizzati tra l’autunno e l’inverno, hanno cominciato a dare i frutti sperati: la pianta si presenta viva, ha germogli che hanno ormai superato i 40 centimetri, ma soprattutto è una straordinaria testimonianza della vitalità di un olivo.
Vivo l’olivastro millenario divorato dal fuoco in Sardegna
Ha ripreso l'attività vegetativa con i primi germogli
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