Xylella, valutazioni completate su Lecciana e Leccio del Corno

Deciderà la Regione che intanto ha disposto le lavorazioni ai terreni
Tecnica e Ricerca
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L’Istituto per la protezione Sostenibile delle Piante del CNR ha trasmesso alla Regione Puglia i risultati sui caratteri di resistenza alla Xylella delle due varietà per le quali erano state chieste le relative valutazioni:  Leccio del Corno e Lecciana. Sarà l’ufficio regionale, sulla base dei dati raccolti, a decidere se tali varietà olivicole potranno aggiungersi alle attuali Favolosa (Fs17) e Leccino per il momento le uniche considerate resistenti al vettore.

Pur nella dovuta  cautela che richiede una verifica del genere – ed anche per le aspettative che essa inevitabilmente genera – i risultati non sono stati resi pubblici. Si ha comunque la sensazione che la sperimentazione abbia offerto indicazioni interessanti. Fino a che punto, ad ogni modo, sarà la stessa Regione Puglia a decretarlo con apposito provvedimento.

La Lecciana, come noto e già ricordato da OlivoNews in un precedente articolo di approfondimento, è la varietà frutto di un miglioramento genetico sviluppato da Agrimillora con l’Università di Bari (referente il prof. Salvatore Camposeo) avendo come parentali Leccino e Arbosana. Idonea al superintensivo, è di medio-bassa vigoria ed entra velocemente in produzione.

Il Leccio del Corno, che deve il suo nome alla fattoria del Corno a San Casciano Val di Pesa (Fi) dove è stata individuato nel 1929, è una cultivar tra le più diffuse nel Centro-Nord Italia che si è valutato nel tempo essere particolarmente adatta anche all’olivicoltura di alta densità.

Tempo di lavorazioni ai terreni

Nel frattempo l’Osservatorio Fitosanitario della Regione ha diramato la circolare relativa agli obblighi, per i proprietari  o conduttori di terreni agricoli e per i proprietari e gestori di superfici agricole non coltivate che si trovano ad un’altitudine fino ai 200 metri sul livello del mare, di effettuare entro il prossimo 10 aprile 2024, le lavorazioni superficiali del terreno quali arature, fresature, erpicature e trinciature previste dal Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa.

“Sono attività fondamentali per ridurre la presenza dell’insetto vettore, la sputacchina – ha ricordato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia (nella foto) -. Il monitoraggio degli insetti vettori effettuato dall’Osservatorio Fitosanitario ha evidenziato infatti che l’attuale andamento climatico ha anticipato il ciclo di vita del vettore. Nei comuni più vicini alla costa l’insetto è prossimo al raggiungimento del 4° stadio giovanile ed è per questo che bisogna eseguire le lavorazioni del terreno il prima possibile. Abbiamo il dovere, Comuni e cittadini tutti, di tenere puliti terreni, i bordi stradali, le aree demaniali: tutti dobbiamo avere cura del nostro territorio per combattere la Xylella”. 

Interventi e controlli

I comuni interessati dalla circolare si trovano nelle aree delimitate per la Xylella fastidiosa sub specie pauca secondo quanto previsto dal Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa (Well et al.) in Puglia. Alla luce del ritrovamento nell’agro di Triggiano, in provincia di Bari, di alberi colpiti da Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa, le lavorazioni dei terreni per arginare la presenza dell’insetto vettore devono essere effettuate anche nei comuni di Triggiano, Bari, Noicattaro e Capurso, in quanto area delimitata.

Nelle aree in cui è difficile o impossibile l’accesso con mezzi meccanici, ad esempio declivi, bordi strada/banchine/rotatorie, si può intervenire con mezzi fisici (pirodiserbo o vapore). In caso d’impossibilità d’intervento con i mezzi citati, è possibile intervenire con appropriati trattamenti diserbanti privilegiando prodotti a basso impatto. La misura fitosanitaria della lavorazione dei terreni per controllare la presenza della sputacchina non si applica nelle aree protette, dove insiste la macchia mediterranea, nei boschi e nelle pinete e nei giardini privati. Nei terreni dove insieme all’olivo ci sono altre coltivazioni erbacee, orticole o floricole o per i terreni adibiti a pascolo, le lavorazioni del terreno devono essere effettuate solo nell’area sottostante la pianta dell’olivo.

Il controllo del territorio, finalizzato alla verifica della corretta esecuzione delle misure fitosanitarie sarà a cura dall’Osservatorio avvalendosi dei Carabinieri Forestali, anche con l’ausilio di rilievi aerofotogrammetrici effettuati nei periodi di esecuzione delle misure fitosanitarie obbligatorie.

Area delimitata a Xylella Fastidiosa Pauca

L’elenco dei comuni con altitudine inferiore a 200 metri sul livello del mare, per i quali è obbligatorio eseguire le lavorazioni dei terreni.
1. Carosino, 2. Carovigno, 3. Cellamare, 4. Faggiano, 5. Fasano, 6. Grottaglie, 7. Leporano, 8. Massafra, 9. Mola di Bari, 10. Monopoli,  11. Monteiasi, 12. Montemesola, 13. Monteparano, 14. Noicattaro, 15. Ostuni, 16. Palagianello, 17. Palagiano, 18. Polignano, 19. Pulsano, 20. Roccaforzata, 21. Rutigliano, 22. San Giorgio Ionico, 23. Statte, 24. Taranto.

 

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Tags: Favolosa, in evidenza, Leccio del Corno, Xylella

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