Le miscele per fertilizzanti e prodotti fitosanitari in oliveto

Tre possibili soluzioni per una azione più efficace sulle foglie
AIPO
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di

Enzo Gambin

La preparazione delle miscele tra acqua e prodotti fitosanitari o tra acqua e prodotti fertilizzanti per la pianta dell’olivo è una fase estremamente delicata, perché l’acqua agisce come solvente o come diluente. Come solvente, permette alle sostanze solide o dense di dissolversi, facilitando la nebulizzazione sulle piante. Come diluente, modifica la forma chimica delle sostanze, influenzandone le proprietà.

Le acque utilizzate, spesso prelevate da fonti naturali o acquedotti, tendono a essere basiche o alcaline, con un pH che può raggiungere 7,5 – 7,8. L’uso di queste acque con agrofarmaci o fertilizzanti, che richiedono un pH ottimale di circa 5,5 – 6,5, può ridurne l’efficacia. In questi casi, è possibile abbassare il pH utilizzando aceto, acido citrico o prodotti commerciali complessi acidificanti.

Per garantire che i prodotti fitosanitari o fertilizzanti siano nelle condizioni ottimali per un assorbimento rapido ed efficace, evitando l’esposizione prolungata all’aria, alla luce e agli agenti biologici che potrebbero ridurre la loro efficacia, si possono utilizzare bagnanti, adesivanti o prodotti antischiuma.

Bagnanti per agrofarmaci

I bagnanti per agrofarmaci sono tensioattivi e riducono la tensione superficiale dell’acqua. Questo significa che l’acqua, invece di formare gocce grandi e sferiche che tendono a scivolare via dalle superfici, forma gocce più piatte e aderenti.

Ad esempio, se si spruzzasse un agrofarmaco su una foglia senza un bagnante, le gocce d’acqua rimarrebbero in gran parte sferiche e potrebbero facilmente scivolare via, con l’aggiunta di un bagnante, queste si appiattiscono e si distribuiscono uniformemente sulla superficie della foglia, aumentando il contatto tra l’agrofarmaco e la superficie vegetale, permettendo una copertura più uniforme del prodotto, di conseguenza, migliorando la sua efficacia. Inoltre, i bagnanti migliorano la miscibilità tra liquidi diversi, si mescolano bene e si combinano in una soluzione uniforme, garantendo una distribuzione omogenea.

L’utilizzo del bagnante riduce pure l’effetto “splash”, vale a dire che le gocce del prodotto, quando urtano contro la superficie della foglia si frammentano in molte piccole goccioline che si disperdono nell’aria causando l’effetto “deriva”: con questi prodotti, invece, rimangono attaccati alla superficie colpita. Le gocce quando sono ben appiattite sulla parte vegetale si assorbono più facilmente e si evita così il loro gocciolamento, aumentando, di fatto, la quantità di agrofarmaco che raggiunge il parassita.

Gli adesivanti

Altro prodotto che migliora l’efficacia delle soluzioni da aspergere è l’adesivante, una sostanza chimica che si aggiunge a una miscela, acqua più agrofarmaco o fertilizzante. Questo composto migliora le capacità collanti della soluzione aspersa, agiscono creando legami tra le molecole dei prodotti che formano la miscela. Esso contribuisce a una distribuzione uniforme e a una maggiore persistenza dei trattamenti, aumentando l’efficacia contro parassiti e malattie.

Gli adesivanti possono essere di origine naturale, come la “resina per violino”, composta per circa il 90% da acidi resinici, o di origine sintetica, derivati dal petrolio, sono così resine idrocarburiche.

Gli anti schiumanti

Abbiamo ancora gli agenti antischiuma o anti schiumanti: sono additivi che riducono o ostacolano la formazione di schiuma e sono aggiunti alle miscele di agrofarmaci o fertilizzanti. La schiuma, infatti, può causare problemi, come un riempimento inefficiente delle botti, a seconda delle loro proprietà chimiche possono essere composti da oli insolubili, come oli vegetali o minerali.

Questi agenti sono particolarmente importanti perché evitano che le schiume possono causare problemi, come difetti sui rivestimenti come il non coprire uniformemente la superficie trattata perché rimane una bolla che mantiene sollevata la sostanza attiva dell’agrofarmaco o del fertilizzante, rendendola così inefficace, o un riempimento inefficiente dei contenitori.

Una strategia utile per migliorane l’efficacia degli agrofarmaci è anche quella di utilizzare oli vegetali per favorire la loro adesione alle superfici fogliari e la loro penetrazione nei tessuti vegetali. Anche questi riducono la tensione superficiale dell’acqua, consentendo alle gocce di distribuirsi uniformemente sulla pianta. Gli oli vegetali possono facilitare la penetrazione degli agrofarmaci nei tessuti vegetali, riducono il rischio di dilavamento in caso di piogge, riducono l’evaporazione dei principi attivi, mantenendo il prodotto sulla pianta per un periodo più lungo. È particolarmente utile in condizioni climatiche calde e secche, dove l’evaporazione può ridurre l’efficacia degli agrofarmaci. Questi oli possono derivare da diverse fonti vegetali, come soia e colza.

L’olio di soia è ricco di acidi grassi insaturi, che migliorano l’adesione e la penetrazione dei principi attivi. L’olio di colza ha la capacità di formare un film protettivo sulla superficie delle foglie, riducendo il dilavamento e l’evaporazione.

Si ricorda di verificare la compatibilità tra i prodotti prima di miscelarli, seguendo le indicazioni in etichetta su dosi e modalità di applicazione corrette.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: agrofarmaci, Enzo Gambin, fertilizzanti, iAipo, in evidenza, miscele d'acqua

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