Arrivano le prime previsioni sulla prossima campagna olearia nazionale. Le anticipa Italia Olivicola, la principale Associazione di OP con oltre 250 mila soci distribuiti in 15 regioni. E sono previsioni che indicano un calo di circa il 23% rispetto alla passata campagna. Le motivazioni sono legate, secondo Italia Olivicola alla “normale alternanza di produzione della principale regione olivicola nazionale, la Puglia, ma anche per la siccità che sta attanagliando le regioni del Sud, in primis la Sicilia”.
L’analisi dei dati produttivi
In effetti la Puglia lo scorso anno ha registrato una delle migliori produzioni degli ultimi tempi con dati Sian che la accreditano a 185 mila tonnellate, che però possono tranquillamente considerarsi sopra le 200 mila, considerati i quantitativi di olive acquistati da frantoi delle regioni del centro-nord Italia, oltre a quei quantitativi che sfuggono dal portale ministeriale.
Se dunque Ismea parla di circa 325 mila tonnellate di olio prodotto nella campagna 2023/2024, ora Italia Olivicola prevede di raggiungere le 250 mila, appunto un 23% in meno. A compensare molto parzialmente il calo in Puglia sarà il recupero proprio delle regioni del centro-nord che nella passata campagna hanno registrato produzioni estremamente modeste.
A livello internazionale, sempre Italia Olivicola stima che vi sarà “una ripresa produttiva della Spagna con una produzione sicuramente superiore al milione di tonnellate (1,2-1,3 milioni di tonnellate la stima all’attualità), con recuperi produttivi anche in Grecia, Tunisia e Turchia“.
La riconferma di Gennaro Sicolo
Le previsioni per la prossima campagna sono state annunciate nella nota in cui si evidenzia come il rinnovato Consiglio di Italia Olivicola ha deciso, all’unanimità, di confermare Gennaro Sicolo alla presidenza.
Gennaro Sicolo, storico olivicoltore pugliese, ricopre come noto anche altri importanti incarichi a livello nazionale, come la vicepresidenza della CIA-Agricoltori Italiani, e internazionali, come la vicepresidenza del Comitato consultivo del Consiglio oleicolo internazionale.
Nel comitato di presidenza di Italia Olivicola confermato Luigi Canino, calabrese, come vicepresidente vicario. New entry il campano Raffaele Amore eletto vicepresidente.
Il nuovo Piano Olivicolo Nazionale
“Il Piano Olivicolo Nazionale, fortemente voluto dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, è una priorità di questa consiliatura. L’olivicoltura italiana – ha confermato Gennaro Sicolo – ha necessità di un rilancio per restare competitiva in un mondo sempre in evoluzione, anche alla luce dei cambiamenti climatici. Soprattutto l’Italia dell’olio di oliva non può fare a meno della Puglia e, quindi, è quantomai urgente che il governo intervenga su Xylella fastidiosa, nominando un commissario straordinario, con adeguati poteri e fondi”.
La politica olivicola nazionale non può però essere disgiunta da quella dei partner europei, per questi vanno difesi i valori italiani, quelli della biodiversità, della qualità e della tracciabilità. “Ci opporremo sempre in ogni sede contro lo smantellamento di questi baluardi di civiltà olivicola – ha concluso Sicolo – primo fra tutti il panel test che può essere migliorato ma non stravolto né cancellato”.
Sfoglia gratuitamente L’OlivoNews cliccando qui.