Rese del 18% a metà settembre è un risultato tutt’altro che banale. Accade nella Sicilia orientale dove tutti i maggiori frantoi sono al lavoro ormai da una settimana con le olive di varietà Moresca che danno il meglio in fase di pre-invaiatura. Il 18% è quanto registra l’Oleificio Scapellato di Rosolini (Sr), azienda a carattere familiare che si tramanda di padre in figlio. Qua Francesco, che insieme al fratello Daniele ha raccolto le redini del papà Sergio – sempre, comunque, attivo tra frangitore, gramole e decanter – organizza l’attività nelle due linee di produzione: quella più grande affidata ad un estrattore Skorpion 5.9 e quella per partite più piccole in cui opera un M3. Tutta tecnologia Pieralisi, come del resto in gran parte dell’isola.
Una bella sorpresa!
“Il 18% di resa in olio ha sorpreso anche noi – ammette Francesco Scapellato – e del resto non era immaginabile arrivare a tale livello in questo periodo. Un risultato importante, anche perché dopo due anni consecutivi di piena carica dalle nostre parti, questa campagna si preannuncia con un 30% di olive in meno”.
La richiesta dei clienti
Nella discussione sempre aperta tra olivicoltori su un’apertura dei frantoi così anticipata, Scapellato spiega: “Lavoriamo conto terzi per gran parte della produzione e assecondiamo le esigenze degli imbottigliatori che hanno già contratti pronti. Certo, anche loro non si attendevano rese così elevate e questo sicuramente è stato un ulteriore elemento incentivante. Fortunatamente abbiamo anche un buon centro di stoccaggio sotto azoto”.
Oltre la Moresca, l’area geografica che rientra nella zona Dop “Monte Iblei”, permette all’Oleificio Scapellato di misurarsi anche con Biancolilla, Verdese e Tonda Iblea. Cultivar che garantiscono un olio di alta qualità, proposto anche in biologico e Igp Sicilia.