Trainata dalle regioni del sud (Puglia, Calabria e Sicilia) tornerà a superare le 300 mila tonnellate la produzione di olio di oliva in Italia nella prossima campagna. A poco più di un mese dall’inizio della raccolta, OlivoNews in collaborazione con Aifo, l’Associazione italiana frantoiani oleari, ha elaborato le previsioni – o forse sarebbe meglio definirle aspettative – che lasciano pensare ad una ripresa più che buona nel mezzogiorno. Viceversa, nel centro-nord più che l’anno di scarica preoccupa, e non poco, la presenza della mosca.
Ecco in dettaglio, regione per regione da nord a sud, cosa si può immaginare per la prossima campagna. Con la rigorosa premessa, e lo sottolineiamo più volte, che sono stime puramente indicative e che solo le prossime settimane determineranno in maniera molto più chiara e nitida la quantità prevista per la nuova produzione. In particolare in Puglia eventuali piogge di settembre potrebbero aumentare, e non di poco, le stime ad oggi previste.
PIEMONTE – Olive apparentemente nella norma, criticità solo a maggio con grandinate, presenza di mosca nella media. Produzione attesa dalle 15 alle 20 tonnellate di olio.
LOMBARDIA – Buona la qualità delle olive, non si segnalano particolari attacchi di parassiti, piante ben idratate dalle piogge, produzione intorno alle 500 tonnellate.
VENETO – Attesa un’alta qualità del prodotto, con olive sane e ben idratate, ed una produzione nella media intorno alle 1.600 tonnellate.
TRENTINO ALTO ADIGE – Giugno molto caldo con caduta del fiore, attacco di mosca in corso, attese intorno alle 200 tonnellate.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Le piogge di luglio hanno contribuito a tenere buona la qualità, l’attacco di mosca ad agosto è un problema, produzione attesa nella media intorno a poco meno di 100 tonnellate.
LIGURIA – Attesa un’annata di scarica dopo il surplus produttivo dello scorso anno. Buona la qualità, con mosca in azione in area marina. Si auspica di superare le 2.000 tonnellate.
TOSCANA – Forti attacchi di mosca, soprattutto nel grossetano. Molto dipenderà dalla tempestività dei trattamenti effettuati. Piante ben idratate dopo le consistenti piogge di luglio. Intorno alle 15.000 tonnellate la produzione attesa dopo le oltre 20 mila della scorsa campagna.
EMILIA ROMAGNA – Si prevede 1.000 tonnellate di olio, dopo il surplus del 2024. L’attacco di mosca si è fatto sentire, sulla qualità giocherà un ruolo importante gli interventi preventivi.
MARCHE – Si prevede di tornare ad una media produttiva intorno alle 3.000 tonnellate di olio. Le piogge estive hanno idratato le piante, le alte temperature ridotto l’attacco della mosca.
UMBRIA – Buona qualità delle olive, malgrado siccità e mosca stiano facendo sentire i propri effetti. A livello produttivo attesa una produzione superiore alle 4.500 tonnellate.
LAZIO – Si fa sentire la mosca anche in questa regione, con piante che non hanno però registrato particolari problemi di stress idrico. Produzione prevista tra le 10 e le 12 mila tonnellate.
ABRUZZO – Indenne dal parassita principale, gli olivi pagano la siccità, ma presentano olive sane. Si prevede di attestarsi sulle 7.000 tonnellate.
MOLISE – Stessa situazione dell’Abruzzo, con una previsione intorno alle 3.000 tonnellate di olio, meglio della passata campagna.
CAMPANIA – Olive sane ed in accrescimento, piogge regolari, mosca presente in alcuni areali. Condizioni che lasciano immaginare una produzione intorno alle 10.000 tonnellate.
PUGLIA – Decisamente in ripresa dopo il forte calo della scorsa annata, l’olivicoltura pugliese registra forti incrementi a scalare dal nord al sud. La siccità si è fatta sentire, la mosca limitata nelle zone collinari. Tutto lascia pensare ad una produzione tra le 150.000 e le 160.000 tonnellate che potrebbero però aumentare in maniera significativa con condizioni ideali a settembre, vale a dire con la presenza di piogge.
BASILICATA – Dopo il crollo produttivo del 2024, ci si attende una significativa ripresa, almeno nelle medie storiche superiori alle 4.000 tonnellate in forza di piogge semi-regolari e ridotta presenza di mosca.
CALABRIA – Dovrebbe essere la regione con migliori performance, con olive sane, piante ben idratate e praticamente assenza di mosca. Condizioni che si registrano in un po’ tutto il territorio regionale e che porterebbero ad una produzione decisamente superiore alle 35.000 tonnellate.
SICILIA – Anche per l’isola sono attese 35.000 tonnellate di olio rispetto alle 26 mila dello scorso anno , con olive di buona qualità, grazie all’assenza di parassiti e a precipitazioni migliori.
SARDEGNA – Dopo la buona produzione 2024 si resta prudenti, ma la buona qualità delle olive e l’attacco della mosca limitato alle zone umide, dovrebbe garantire un livello intorno alle 4.500 tonnellate di olio.
Per un opportuno confronto di tali stime rispetto alle annate precedenti, si riporta la tabella Ismea che prende come riferimento le ultime due annate e la media del periodo 2020-2023 regione per regione.



















