Il Comitato Chimici del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) ha finalmente sancito un accordo, sia pure temporaneo, sul limite degli steroli per la varietà Coratina. La decisione, che fissa il limite a 800 mg/kg per due campagne olearie (fino al 2026/2027), rappresenta una vittoria cruciale per l’olivicoltura italiana dopo mesi di tensioni e strumentalità burocratiche.
Come noto, il limite di legge per considerare un olio extravergine di oliva è fissato a 1000 mg/Kg, livello a cui la varietà pugliese – al pari della Nocellara del Belice e della greca Koroneiki – non arriva. Ma mentre per queste ultime due, dopo tre anni di prove e certificazione che detenevano effettivamente livelli inferiori, è stata data nel 2024 la deroga a tale limite, per la Coratina si era in attesa di una decisione positiva in questo 2025 (a conclusione dei tre anni di prova per tale varietà). Una decisione su cui si era registrata inizialmente la netta contrarietà dei rappresentanti spagnoli.
La soddisfazione di Unaprol
“Questo successo – si legge in una nota di Unaporol, l’associazione di OP olivicole della Coldiretti – rappresenta il risultato di un impegno costante e rigoroso, frutto dello stretto confronto tra Unaprol, l’ICQRF e la delegazione italiana degli esperti chimici. Negli scorsi anni sono stati raccolti e forniti dati scientifici che dimostrano in modo inequivocabile come i valori di steroli della varietà Coratina si mantengano stabilmente al di sotto della soglia prevista da un parametro oramai obsoleto.
Grazie a questo lavoro– continua la nota – la procedura di deroga per le varietà con valori inferiori a 1000 mg/kg, non è stata compromessa dall’opposizione spagnola, chiaramente motivata da intenti politici e commerciali volti a minare il prestigio di una delle più importanti cultivar italiane. Un tentativo strategico di colpire il principale concorrente della Spagna”.
Unaprol esprime riconoscimento al ruolo determinante della delegazione italiana degli esperti chimici, che ha operato con convinzione e competenza per ottenere l’inclusione della Coratina nell’elenco delle varietà in deroga. “Questo risultato – prosegue l’Associazione di OP – rappresenta solo un primo passo verso una soluzione definitiva. Unaprol è determinata a proseguire la collaborazione, impegnandosi in particolare nella prosecuzione del campionamento degli oli che dovessero presentare anomalie a partire dall’attuale campagna di raccolta. L’obiettivo è chiaro: impedire che parametri obsoleti vengano utilizzati come ostacoli al pieno riconoscimento della qualità autentica dei nostri oli. La Coratina, eccellenza della produzione nazionale, non può più essere minacciata da cavilli tecnici. Il nostro lavoro è volto a tutelare integralmente la produzione olivicola-olearia italiana”.

Ovviamente la decisione del Comitato Chimici deve essere approvata dal Coi e, subito dopo, fatta propria dall’Unione europea. Tempi che si potrebbero prospettare lunghi, rendendo inefficace la soluzione proposta per questa nuova annata olearia. Per questo il presidente di Unaprol, David Granieri, chiede di non perdere ulteriore tempo. «Ora è urgente – sono le sue parole – che il Consiglio dei Membri del COI ratifichi ufficialmente questa decisione, affinché si possa proseguire con serenità nel lavoro. È un passaggio cruciale per restituire stabilità all’intera filiera olivicola-olearia italiana. Confidiamo che l’Italia possa riequilibrare una situazione che ha evidenziato in questo caso delle palesi manovre strumentali. Come già anticipato al Governo, chiediamo un intervento deciso per riequilibrare i rapporti in sede COI.»



















