In Italia ci sono oltre 120 laboratori di analisi chimiche per l’olio di oliva e più di 80 panel di assaggio riconosciuti. Una ricca platea, distribuita uniformemente nell’intero paese, tra enti pubblici e soggetti privati, a cui i produttori di olio possono rivolgersi per analizzare – con i primi – le proprie produzioni e determinare i parametri chimici (acidità, perossidi, spettrofotometria), compresi i residui dei fitofarmaci, i contenuti in polifenoli, e con secondi i profili sensoriali. Valutazioni più che utili per determinare anche la shelf-life, ovvero quella che potrebbe essere considerata ragionevolmente la durata massima di un extravergine.
Ma quanto costa effettuare analisi chimiche o chiedere ad un panel il test sul proprio olio? Non vi è un prezzario comune, ogni realtà ha le proprie tariffe.
A titolo di pura curiosità, abbiamo ripreso dal sito del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale il tariffario aggiornato al 2025 dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (Icqrf) che ricomprende tutte le produzioni alimentari, ma di cui ovviamente abbiamo estrapolato la tabella relativa alla voce oli e grassi. Tariffe troppo alte? Probabilmente sì, da come ci viene riportato, ascoltando soprattutto enti ed organismi che garantiscono sia le analisi chimiche che il comitato di assaggio. E voi, cosa ne pensate?