Anche il Marocco vieta l’esportazione di olio e di olive

Misura dettata da produzione in calo e prezzi in crescita
Economia
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Il governo del Marocco vieta l’esportazione di olio d’oliva. Come riportato dall’agenzia Ansa, il ministro dell’Agricoltura Mohamed Sadiki ha firmato il decreto che ora dovrà essere pubblicato sul Bollettino ufficiale. Con prezzi che sono arrivati a sfiorare i 15 euro circa al litro, questa misura intende proteggere il potere d’acquisto. La siccità e il conseguente calo di produzione hanno fatto aumentare i prezzi. Di qui la decisione governativa per garantire l’approvvigionamento del mercato interno.

Il Marocco è al secondo posto tra i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente e al nono a livello mondiale, in termini di produzione di olio d’oliva, con un raccolto che lo scorso anno ha superato i 217 milioni di litri. Al primo posto figura la Tunisia, con 261 milioni di litri, al terzo la Siria con circa 115 milioni di litri, seguita da Algeria (99,1 milioni di litri) ed Egitto (21,7 milioni di litri). La stagione di produzione dell’olio d’oliva in Marocco si estende per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, e la coltivazione dell’olivo copre gran parte del Paese, in particolare Meknes, Marrakech, Beni Mellal, Fes, Ouazzane, Casablanca, Taourirt, Khemisset, Agadir.

Secondo maggiore esportatore di olio d’oliva nel mondo arabo, il Marocco si colloca con circa 9,1 milioni di litri, seguito da vicino dalla Siria con 16,3 milioni di litri. Al quarto posto c’è la Palestina, con esportazioni stimate intorno ai 6,5 milioni di litri, poi la Giordania con circa 4,9 milioni di litri. In cima alla lista dei Paesi esportatori mondiali di olio d’oliva si trova la Spagna (509 miliardi di litri), seguita dall’Italia (255 milioni di litri).

 

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Tags: esportazione, in evidenza, Marocco

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