Olio di oliva e dazi, ecco perché evitarli agli Usa conviene molto di più

Aumentarne il consumo farebbe risparmiare al sistema sanitario americano 20 miliardi di dollari
Economia
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 Tirato un sospiro di sollievo per la decisione del presidente Trump di rinviare i dazi di 90 giorni, vediamo perché – conti alla mano – agli Stati Uniti conviene decisamente più, sotto il profilo economico, non applicarli affatto all’olio di oliva che viene da fuori confine,

A spiegarlo è stata la ricerca presentata da Joseph R. Profaci, direttore esecutivo della North American Olive Oil Association, l’associazione che riunisce produttori e commercianti di olio di oliva nel Nord America. Secondo tale ricerca, infatti, un aumento del 20% nell’aderenza alla dieta mediterranea da parte della popolazione americana farebbe risparmiare al sistema sanitario 20 miliardi di dollari all’anno. E considerato che l’olio di oliva è l’elemento principe della dieta mediterranea, si ha piena consapevolezza che il suo uso quotidiano garantisce benefici che evitano l’insorgenza di numerose patologie, con conseguenti minori spese per l’assistenza sanitaria.

Il direttore esecutivo, come riferisce il giornale spagnolo Olimerca, lo ha comunicato durante la conferenza organizzata dal World Olive Oil Congress per presentare ai decisori politici e ai responsabili della salute i dati scientifici sui benefici dell’olio d’oliva per la salute umana e sulle sue riconosciute proprietà nel prevenire malattie neurodegenerative, cardiovascolari e oncologiche.

Nel suo intervento, Profaci ha ricordato come negli Stati Uniti si consumino circa 350.000 tonnellate di olio d’oliva, con un aumento del 32% rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, circa la metà dell’intero consumo statunitense avviene nella costa orientale del paese e la produzione nazionale di olio d’oliva può coprire appena il 5% di ciò che consumano gli americani.

Le condizioni di un aumento del consumo di olio di oliva, pertanto, ci sono tutte, anche perché, oltre alla comunità scientifica, anche tra gli stessi statunitensi vi è una accresciuta consapevolezza del ruolo salutistico di questo grasso, rispetto agli altri di origine animale che vengono consumati.

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Tags: dazi, in evidenza, Usa

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