Ufficialmente partita la campagna olearia 2023/2024. E anche quest’anno il primo ad accendere i motori è stato Frantoio Ruta, a due passi da Modica (Rg) ma appena al di là del confine provinciale, dove comincia la terra siracusana. Dal Leopard 8 della Pieralisi che fa bella mostra di sé al centro di un bell’impianto tirato a lucido, è uscito l’extravergine che sarà imbottigliato con il brand “Novello di Ruta”. È un ottimo olio di Moresca, varietà precoce che sa esprimere i migliori profumi e sapori ancor prima dell’invaiatura, evitando così di essere troppo dolce. Più che buona la resa, arrivata ad un 12%.
Per la famiglia Ruta è una doppia festa: perché quest’anno ricorre il 70° anniversario dell’avvio del frantoio e questa felice ricorrenza è stata colta per effettuare il passaggio di consegne dalla seconda alla terza generazione, con Giorgio Ruta e la moglie Valeria che hanno ceduto il timone ai figli Ciccio e Graziana. Stesso amore per la terra e per l’olivicoltura, con l’aggiunta di un entusiasmo giovanile che sa guardare al futuro e all’innovazione, non perdendo di vista i valori e la tradizione trasmessi dal capostipite, la cui immagine è riprodotta nella linea di punta, con etichetta Don Ciccio.
Più che buona si preannuncia la campagna in questa parte sud-orientale della Sicilia, tanto che Frantoio Ruta conta di lavorare anche quest’anno dai 20 ai 30 mila quintali di olive, metà di proprietà o comunque acquistate da produttori che vengono seguiti in tutte le fasi di lavorazione, l’altra metà in conto terzi, a cui viene garantito anche l’imbottigliamento. Oltre alla Moresca, che viene molita fino a metà ottobre, le altre varietà lavorate sono prevalentemente la Verdese (della famiglia della Nocellara dell’Etna), la Nocellara del Belice, la Tonda Iblea e la Biancolilla. Cinque i monovarietali per un affascinante viaggio in questo meraviglioso angolo di terra siciliana, altrettanti i blend, anche “griffati” con bio, Dop e Igp. La produzione di extravergine viaggia in tutta Europa, negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi.
Risolto già lo scorso anno il problema legato ai tempi di commercializzazione che il Regolamento Ue fissa al 1° ottobre, quattro squadre sono già al lavoro negli oliveti per un raccolto che da oggi e fino a dicembre animerà l’attività di Frantoio Ruta.
Con il Frantoio Ruta partiranno in questi giorni anche gli altri impianti oleari presenti in questa parte della Sicilia, regione dove quest’anno la produzione è stimata in circa 30 mila tonnellate di olio. Si tratta di un valore certamente migliore dello scorso anno quando la siccità è stata estremamente penalizzate, comunque pur sempre inferiore alla media storica. Anche perché stavolta gli oliveti, specialmente quelli della parte occidentale, hanno pagato le continue piogge di maggio e giugno.