“Valorizzare sempre più la figura del mastro oleario, ampliando la platea degli iscritti all’Albo professionale, per restituire centralità a questa professionalità artigianale e valorizzare le produzioni di qualità”.
Elia Pellegrino, presidente di AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari (nella foto) – ne è fortemente convinto. “Il frantoiano – sottolinea – benché sia al centro della filiera, si è trovato per lungo tempo oppresso da una parte dai grandi numeri della produzione espressione di un bacino di voti ambito dal “sistema” e dall’altra dalle lobby dell’industria e del commercio espressione da sempre del potere economico.
L’emersione della parte centrale delle filiera – evidenzia il presidente di Aifo – comporta nell’immediato l’opportunità del giusto riconoscimento del frantoiano quale produttore di extravergine di qualità, prerogativa al momento concessa solo al produttore olivicolo. Poi, l’introduzione della legge e l’operatività del mastro di frantoio del 2014 della Regione Puglia, riaperta nei termini per l’iscrizione all’Albo Professionale Nazionale, consentirà di ampliare la platea rispetto agli 80 frantoiani ad oggi iscritti, grazie ai corsi di formazione abilitanti che, ovviamente, potranno essere organizzati in tutta Italia.
Attraverso il mastro oleario – conclude Pellegrino – andremo ad innalzare il livello qualitativo delle produzioni, uscendo dalla globalizzazione degli oli industriali con un progetto di sostenibilità certificata che garantisca artigianalità e salubrità della produzione, con standard più alti di quelli presenti sul mercato”.