Produzione tunisina attesa a 220 mila tonnellate

Positivi riscontri grazie a due cultivari resilienti
Economia
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Si prevede che l’imminente raccolta delle olive darà risultati positivi, nonostante le condizioni meteorologiche difficili e le scarse precipitazioni”, ha dichiarato Salima Ben Jemia, direttrice marketing e comunicazione del più grande produttore di olio d’oliva del paese.

In alcune regioni produttrici di olive molto importanti, come Sfax e Gafsa, i coltivatori si aspettano una resa considerevole

Gli osservatori del settore prevedono che tali volumi aumentino le esportazioni di olio di oliva che hanno raggiunto una media di 216 mila tonnellate l’anno negli ultimi cinque anni (il consumo di olio d’oliva del paese è di 30 mila tonnellate).

Al riguardo l’Osservatorio Nazionale dell’Agricoltura (Onagri) ha registrato che, tra agosto 2022 e agosto 2023, il valore delle esportazioni di olio d’oliva è aumentato del 53%. Nello stesso periodo, i prezzi dell’olio d’oliva sono saliti alle stelle del 58%.

Nonostante l’estate calda e secca affrontata dai produttori di tutta la Tunisia, le aziende locali hanno attribuito le aspettative di un raccolto positivo alla resilienza delle due principali varietà autoctone del paese, Chemlali e Chetoui.

Le caratteristiche distintive e la riconosciuta resilienza di queste cultivar hanno mitigato l’impatto della riduzione delle precipitazioni, distinguendole da altre varietà e regioni”, ha affermato Ben Jemia.

Queste varietà di olivo vigorose, autofertilizzanti e resistenti alla siccità svolgono un ruolo fondamentale nella stabilizzazione della produzione nonostante le fluttuazioni delle precipitazioni e delle riserve idriche”.

In effetti, alcuni produttori tunisini sono convinti che la straordinaria tolleranza alla siccità e al caldo di queste varietà locali renda il Paese meno suscettibile agli impatti dei cambiamenti climatici.

 Per la varietà che commercializziamo, non abbiamo paura delle temperature comprese tra 40 ºC e 45 ºC. L’olivo tunisino può sopravvivere a temperature fino a 55 ºC“, ha aggiunto Ramzi Lahmar, amministratore delegato di Lamar Olive Oil, sottolineando come lo scarso raccolto previsto in Spagna possa costituire una opportunità per i coltivatori tunisini.

Per approfondire: servizio completo su Olive Oil Times cliccando qui

Tags: export, in evidenza, produzione olio, Tunisia

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