È una bella storia di integrazione ed accoglienza quella che giunge dal Parco archeologico del Colosseo dove 20 richiedenti asilo politico, provenienti da diversi Paesi dell’Africa, sono stati coinvolti nella potatura dell’oliveto all’interno del maggior sito culturale d’Italia.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Parco, Unaprol e Coldiretti che, da qualche anno ormai, con i tecnici di Op Latium curano i 200 olivi custoditi nei 47 ettari del Parco stesso.
Si tratta di un originale progetto realizzato da Fondazione Onlus Maadi Solidarity e Cooperativa Sociale Fattoria “La Sonnina”, sostenuto dalla Regione con l’obiettivo di promuovere l’inclusione socio-lavorativa di persone fragili e vulnerabili, partendo dalla terra e dall’agricoltura.
“Abbiamo sposato la causa con l’obiettivo di coniugare l’impegno sociale alla valorizzazione di quegli olivi che rappresentano la storia di Roma – ha spiegato il presidente di Unaprol, David Granieri -. A questi ragazzi è stata data la possibilità di collaborare ad un’iniziativa che fa della plurimillenaria tradizione olivicola italiana un importante simbolo di fratellanza e unione tra i popoli”.
Inclusione e accoglienza negli oliveti del Parco del Colosseo
Venti richiedenti asilo coinvolto nelle operazioni di potatura
Enti e Associazioni
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