Sicurezza nel frantoio oleario, ecco tutti i rischi fase per fase

Un utile vademecum realizzato da Agris Sardegna
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L’utilizzo di un frantoio oleario espone sia l’operatore addetto che le persone eventualmente nei pressi, a numerosi fattori di rischio. L’Agris – Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura della Sardegna, ha analizzato ogni singola operazione per evidenziare eventuali problematiche di sicurezza considerando le normali lavorazioni tese ad una valorizzazione qualitativa del prodotto. Eccole.

Defogliazione e lavaggio – Per limitare il rischio da movimentazione manuale dei carichi sarebbe opportuno movimentare le olive in cassoni impilabili tramite muletti elettrici muniti di pinza ribaltatrice o dotare la tramoggia di idoneo impianto per lo scarico automatico del cassone. Comunque la tramoggia di carico deve possedere un bordo di almeno 50 cm dal piano del pavimento che copra completamente la fossa della tramoggia stessa. Inoltre deve essere presente una griglia posta a 30 cm dal bordo libero con maglie della griglia idonee a non consentire il contatto dell’operatore con il fondo della tramoggia. Il nastro di carico deve essere schermato in tutte le sue parti mobili e comunque confinato in un area consentita ai soli addetti ai lavori e delimitata con apposite segnalazione e cartellonistica. La lavatrice deve possedere uno scarico dei liquidi di lavaggio dedicato. Deve essere possibile lo scarico dei residui di fogliame, pietre e terra agevole e sicuro possibilmente automatico. L’aspiratore deve possedere un condotto di scarico fisso e adeguatamente dimensionato. Se presente la griglia vibrante di scarico alla tramoggia del frangitore o delle molazze, si deve controllare costantemente l’eventuale insorgenza di cricche nelle saldature e l’allentamento di bulloni o viti che potrebbero comportare sia l’aumento del rumore sia l’insorgenza di infortuni per impiglia mento e taglio per contatto con bordi aguzzi da parte dell’operatore.

Frangitura – La fase di frangitura può essere effettuata con molazze o frangitori meccanici che si distinguono per tipologie diverse di rischio.
a) Il frantoio a molazze deve possedere le seguenti caratteristiche:
1. la vasca di lavorazione deve essere confinata e dotata, negli accessi, di sportelli con interruttori di sicurezza che fermino il macchinario automaticamente se aperti con le macine in movimento.
2. il complesso deve essere quanto più possibile schermato per ridurre per quanto possibile l’emissione di rumore
b) Il frangitore meccanico (martelli, coltelli, dischi ecc) è normalmente completamente schermato in un carter completamente chiuso tranne che per la parte in collegamento con la gramola la pericolosità si limita alla presenza di bordi taglienti delle parti di usura durante le operazioni di manutenzione. Inoltre il gruppo deve essere adeguatamente schermato per limitare l’emissione del rumore.

Gramolatura – In questa fase l’operatore normalmente si limita a manovrare il macchinario per il necessario trasferimento della pasta di olive da una gramola all’altra mentre la stessa viene rimescolata a temperatura controllata e costante. La gramola è dotata di sportelli che non possono essere aperti con la macchina in movimento quindi, oltre a sorvegliare che le sicurezze non siano in qualche modo escluse, è necessario effettuare la pulizia della gramola con la macchina ferma. Tra un carico e l’altro della gramola si può eseguire unicamente un lavaggio con acqua calda ad agitatore fermo.

Centrifugazione per la separazione del mosto oleoso dalle sanse –  Si esegue con il decanter orizzontale, non comporta particolari rischi per l’operatore a patto che le aperture prospicienti lo scarico delle sanse siano chiuse sia per evitare la proiezione delle stesse sia per le parti in rotazione che sono ivi confinate. Qualsiasi operazione di pulizia (tranne quella che si esegue in maniera automatica o semi-automatica tramite comandi della macchina) e manutenzione deve essere effettuate a macchina spenta e ferma. Per quanto possibile il vaglio vibrante che assiste lo scarico del mosto oleoso deve essere controllato costantemente per l’eventuale insorgenza di cricche nelle saldature e l’allentamento di bulloni o viti che potrebbero comportare sia l’aumento del rumore sia l’insorgenza di infortuni per impiglia mento e taglio per contatto con bordi aguzzi da parte dell’operatore. Altro controllo costante si deve attuare per i tubi flessibili di travaso della pasta e dei relativi agganci a ghiera per evitare versamenti della stessa che potrebbero comportare cadute e scivolamenti.

Centrifugazione per la separazione dell’olio da residui di acqua di vegetazione e microframmenti di polpa di oliva – Si esegue con dei separatori centrifughi verticali ad alto numero di giri In genere sono due deputati rispettivamente alla chiarificazione dell’olio e l’eliminazione dei residui di olio nell’acqua di vegetazione. Non esistono rischi specifici. Tutte le operazioni di pulizia ( tranne quella che si esegue in maniera automatica o semi-automatica tramite comandi della macchina ) devono eseguirsi a macchina spenta e ferma. Le operazioni di pulizia comportano l’utilizzo di acqua calda e detersivi irritanti o anche soda caustica, quindi devono utilizzarsi i Dispositivi di Protezione Individuale idonei e l’accortezza necessaria.

Tags: Agris, in evidenza, sicurezza in frantoio

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