“Più che le varietà maggiormente produttive dovremmo cominciare a privilegiare quelle che hanno migliore compatibilità ambientale, perché i cambiamenti climatici ci impongono di modificare il paradigma dell’olivicoltura italiana”.
Concetto espressi tempo fa da Barbara Alfei, capo panel e madrina della Rassegna Nazionale Oli Monovarietali.
Quali siano queste varietà, i vari territori possono dirlo. Di certo oggi, sulle oltre 550 varietà catalogate, poco meno di 200 potrebbero essere quelle che fanno parte a pieno titolo della produzione italiana, anche da quanto si è potuto desumere dalle edizioni della già ricordata Rassegna. Un numero significativo, a dimostrazione della straordinaria biodiversità del patrimonio olivicolo nazionale, specialmente se paragonato a quello degli altri paesi.
Basti pensare che per arrivare al 58% di varietà più diffuse e prodotte in Italia, bisogna contemplarne ben 24, secondo uno studio elaborato a suo tempo da Giorgio Pannelli, tra le più autorevoli figure del mondo dell’olio, e cioè Coratina (da sola l’8%), Ogliarola Salentina e Cellina di Nardò (prima della Xylella insieme alla Coratina contavano il 19% della produzione nazionale), Carolea, Frantoio e Leccino (con queste altre tre si arriva al 33%), poi Ogliarola Barese, Moraiolo, Bosana e Cima di Mola (il tetto così sale al 44%)e infine Dolce di Rossano, Ogliarola Messinese, Ottobratica, Nocellara del Belice, Moresca, Carboncella, Itrana, Caninese, Sinopolese, Nocellara Etnea, Grossa di Gerace, Tondina, Taggiasca e Rotondella.
In Spagna oltre il 50% è dato da tre varietà, in Grecia e Portogallo solo con tre varietà si supera il 90% della produzione nazionale, addirittura in Marocco la quasi totalità è data da una varietà. E benché in questi paesi, come negli altri dove l’olivicoltura ha un peso importante, si inizi ora a valorizzare altre varietà, mai arriveranno a quelle presenti in Italia. Ecco perché la biodiversità rappresenta un valore aggiunto per il nostro paese che merita di essere riconosciuto sotto il profilo sia della qualità che del prezzo.