Lopreiato: l’alta qualità dell’olio la percepisci già dalla bottiglia

Primo posto al Premio Verga per il packaging dell'azienda calabrese
Economia
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di Rosario Franco

L’azienda Lopreiato localizzata in diversi comuni della provincia di Vibo Valentia da qualche tempo ha intrapreso un percorso “virtuoso” finalizzato principalmente al miglioramento della qualità e al confezionamento del prodotto. Il Centro operativo e funzionale è nel Comune di San Gregorio d’Ippona dove è localizzato l’impianto di molitura. Si occupano dell’azienda il titolare Pietro Lopreiato e i suoi familiari.

L’impianto Pieralisi del frantoio aziendale

“La nostra azienda – spiega Pietro Lopreiato – si occupa storicamente della produzione di olio d’oliva, anche se, da diversi anni l’orientamento produttivo è stato rivoluzionato significativamente puntando decisamente al miglioramento della qualità del prodotto. Ogni anno produciamo circa 40 mila litri di olio EVO biologico. L’azienda aderisce al consorzio e commercializza il prodotto certificato con marchio IGP Olio di Calabria. L’olio viene commercializzato direttamente in bottiglie appositamente progettate. Le varietà prevalenti sono Ottobratica e Tonda di Filogaso, della quali è possibile ottenere un ottimo prodotto che sta riscuotendo un ottimo apprezzamento da parte dei consumatori.

L’elegante bottiglia “élite”

Parliamo di un prodotto che amo paragonare a uno specchio per sottolinearne l’estrema pulizia e trasparenza, tali da rendere percepibili in modo nitido e definito tutti i caratteri delle singole cultivar, ma anche l’estrema delicatezza. Come la superficie di uno specchio è violata dalla semplice impronta di un dito, così un extravergine del genere non consente il minimo errore: occorre un impegno massimo lungo tutto il percorso della filiera, fin dalla selezione delle olive”.

Il premio per il packaging

L’azienda ha già registrato numerosi riconoscimenti per la qualità del prodotto. Quest’anno, con legittima grande soddisfazione, ha ottenuto il primo posto al Premio Verga (riservato ai produttori delle regioni meridionali) per il packaging. Risultato questo che ha gratificato tutta la mia famiglia.

Per raggiungere un risultato così ambizioso sono tante le energie messe in gioco da Pietro e dai suoi familiari. Alla base, ovviamente, c’è l’impegno in campo e in frantoio: “Negli oliveti abbiamo proseguito il lavoro già iniziato alla fine degli anni Ottanta che prevedeva impianti specializzati, con forme di allevamento diverse per comprenderne compatibilità e potenzialità con varietà autoctone, in particolare con la Ottobratica e la Tonda di Filogaso. In frantoio c’è stato il processo di ammodernamento continuo per salvaguardare il frutto di partenza e migliorare; il risultato finale non ha mai subito flessioni”.

Alla ricerca qualitativa si affianca poi quella estetica: “Un prodotto con queste caratteristiche e destinato a consumatori di prestigio, non può stare dentro un contenitore qualunque. Il messaggio che deve passare è quello dell’olio come essenza preziosa in grado di esaltare un piatto. Chi lo prende in mano deve poterlo percepire fin da subito come tale: il packaging deve evocare la bottiglia del profumo”.

L’obiettivo dell’azienda conclude Pietro, è quello di farsi conoscere sempre di più da un maggior numero di consumatori nazionali ed internazionali.

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Tags: in evidenza, packaging, Pietro Lopreiato, Rosario Franco, Vibo Valentia

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