“Olio di oliva fantasma dalla Tunisia, va subito bloccato!”

Dalla Spagna un grido d'allarme che interessa da vicino anche l'Italia: "Pochi controlli, operazioni speculative e un artificioso ribasso dei prezzi". Chiesto l'intervento urgente dell'Unione europea
Economia
Views: 1K

Sospendere le quote in franchigia doganale per l’olio di oliva della Tunisia che entrano nell’Unione europea

senza gli stessi requisiti di tracciabilità, origine e controllo richiesti ai produttori continentali e la cui destinazione finale rimane oscura per i consumatori, le autorità e il settore stesso. 
Viene dalla Spagna una forte e precisa richiesta che coinvolge necessariamente anche l’Italia, essendo questi i due paesi che importano gran parte dell’olio prodotto nel paese nordafricano. A lanciarla è la Coag, prima organizzazione agricola del paese iberico, che ricorda come oggi “l’Unione europea autorizza una quota di ingresso di olio d’oliva vergine tunisino pari a 56.700 tonnellate in franchigia doganale alla rinfusa.  Questa quantità, che viene sistematicamente esaurita all’inizio del periodo grazie a una procedura con poche restrizioni, si aggiunge alle esportazioni regolari, in un contesto in cui la Tunisia destina l’80% della sua produzione al mercato UE”.
 

 

Tuttavia, l’associazione, come riportato da Olimerca.com sottolinea un’anomalia evidente, anche questa valida anche per l’Italia: “Se la Spagna è il principale o il secondo acquirente di olio d’oliva tunisino, perché questo prodotto non compare praticamente su nessuna etichetta?”, chiedendosi dove si trovi questo olio e come venga commercializzato. 

In particolare viene sottolineato che l’olio tunisino entra in grandi volumi, “ma non è identificato sugli scaffali o nei prodotti finali, il che indica che potrebbe essere mescolato, rietichettato o triangolato senza che il consumatore sia a conoscenza della vera origine del prodotto che sta acquistando”. 

Un buco nero nella tracciabilità europea

Secondo Francisco Elvira, responsabile del settore olivicolo di Coag, l’esistenza di un “olio fantasma” immesso sul mercato in esenzione da dazi doganali e senza controlli equivalenti rappresenta un rischio economico e reputazionale per l’olio d’oliva spagnolo ed europeo. Pertanto, l’organizzazione avverte che questa situazione abbassa artificialmente i prezzi sul mercato interno, facilita operazioni speculative e danneggia gravemente migliaia di agricoltori che rispettano le normative. “La tracciabilità non può avere doppi standard. Deve essere valida per tutti, altrimenti cessa di essere un sistema credibile”, ha affermato l’esponente dell’associazione.
In questo contesto, l’organizzazione agricola denuncia che le importazioni preferenziali dalla Tunisia non sono soggette agli stessi requisiti di tracciabilità e origine che devono soddisfare gli agricoltori europei. 
Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale dell’agricoltura, la Tunisia ha esportato 210.700 tonnellate di olio d’oliva tra agosto 2024 e agosto 2025, la maggior parte delle quali destinate all’Unione europea. 

Azioni immediate

In un contesto di così tanta incertezza, l’organizzazione agricola ha chiesto sia all’UE che al governo spagnolo una serie di azioni:  
  • sospendere la quota preferenziale per l’olio tunisino finché non sarà garantita una tracciabilità equivalente a quella richiesta nell’UE;
  • sospendere il perfezionamento attivo e i depositi doganali, che consentono l’introduzione di olio extra-UE per la successiva esportazione come prodotto europeo trasformato;
  • eseguire controlli approfonditi sulla tracciabilità di tutto l’olio d’oliva importato;
  • aprire un’indagine da parte della Commissione per la concorrenza e i consumatori sulle possibili pratiche che distorcono il mercato o ingannano i consumatori. 
“Questa non è una protesta: è una difesa del mercato e del consumatore. Se gli agricoltori spagnoli rispettano tutte le regole, tutti dovrebbero rispettarle. E se l’olio è etichettato correttamente, non c’è nulla da temere”, ha concluso il portavoce dell’associazione.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Tags: in evidenza, olio della tunisia, olio di oliva, olio extravergine di oliva

Potrebbe piacerti anche

Prezzo dell’olio crollato del 20% in 21 giorni, cresce l’allarme
Olivicoltori indipendenti in crescita nel segno dell’innovazione

Author

Potresti leggere