Olio d’oliva, di 1,5 milioni di tonnellate la stima europea

Attesa una crescita solo in Italia, i prezzi resteranno elevati
Economia
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La Commissione europea ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulle prospettive agricole nell’Unione, in cui ritiene probabile che la produzione comunitaria di olio d’oliva raggiungerà circa 1,5 milioni di tonnellate (+ 9% su base annua). Inoltre, sottolinea che, a causa delle scarse scorte iniziali, la disponibilità nell’UE potrebbe essere la più bassa degli ultimi anni (-33% al di sotto della media quinquennale). In questo contesto, si prevede che i prezzi rimarranno su livelli elevati nella campagna di commercializzazione 2023/24.
Il rapporto dell’Esecutivo comunitario – come riporta Mercacei – evidenzia che la produzione di olio d’oliva dell’UE nella campagna 2023/24 sarà influenzata dai fenomeni meteorologici negativi verificatisi durante tutto il ciclo colturale. In particolare Spagna, Portogallo e Grecia hanno vissuto una primavera estremamente secca e calda, mentre l’Italia ha beneficiato delle piogge.

Secondo Bruxelles, gli episodi piovosi poco prima e durante l’estate probabilmente non hanno migliorato la situazione in Spagna e Portogallo, poiché successivamente si sono verificate nuove ondate di caldo. Inoltre, ritiene che questo andamento climatico favorirà lo sviluppo della mosca dell’olivo. Di conseguenza, si prevede che Spagna e Portogallo non riusciranno a raggiungere il loro pieno potenziale di produzione, con una ripresa che probabilmente sarà solo del 20% circa rispetto allo scorso anno. Da parte sua, si aspetta che la Grecia registrerà un calo della produzione di circa il 20%, mentre è prevista una crescita di quella italiana.

Inoltre, Bruxelles ritiene che le previste importazioni stabili potrebbero sostenere le forniture dell’UE, soprattutto grazie ad un raccolto leggermente maggiore in Tunisia.

D’altro canto, sottolinea che i prezzi e la minore disponibilità continueranno ad essere i principali fattori che ridurranno la domanda sia a livello internazionale che comunitario. Ciò, a suo avviso, potrebbe causare un nuovo calo delle esportazioni dell’UE (fino a 540.000 tonnellate, -10%) e del consumo dell’UE (-6%), che già era diminuito significativamente nel 2022/23.

Il rapporto della Commissione Europea evidenzia inoltre che, a causa della minore produzione di olio d’oliva dell’UE nella campagna 2022/23 (circa -40% su base annua) e delle aspettative di un raccolto inferiore alla media nella campagna 2023/24, i prezzi alla produzione stanno raggiungendo livelli storici massimi in tutte le categorie e in tutti gli Stati membri. Ad esempio, alla fine di agosto a Jaén, la più grande regione di produzione dell’UE, i prezzi si aggiravano intorno agli 820 euro/100 kg. per l’olio extravergine di oliva 760 euro/100 kg. per la categoria vergine e a 730 euro/100 kg. per il lampante. “In tutti i casi, questi prezzi sono quasi tre volte superiori alla media quinquennale e i più alti mai registrati”, ha sottolineato l’organismo comunitario.

Bruxelles ritiene probabile che questi prezzi influenzeranno negativamente i consumi e le esportazioni dell’UE nei prossimi mesi. Evidenzia infatti che alcune cadute sono già state osservate: tra aprile e giugno 2023, le esportazioni mensili dell’UE sono diminuite di circa il 40% rispetto agli stessi mesi del 2022, sostenendo un calo complessivo tra ottobre e giugno di circa il 23%.

Questa tendenza, ad avviso della Commissione europea, porta a una diminuzione delle esportazioni dell’UE nella campagna 2022/23, che potrebbe attestarsi intorno alle 600.000 tonnellate (220.000 tonnellate in meno rispetto alla campagna 2021/22). Allo stesso tempo, le importazioni dell’UE potrebbero essere leggermente inferiori a quanto stimato prima dell’estate (160.000 t).

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Tags: Commissione europea, in evidenza, stime produzione

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