Il trattamento con calcio negli oliveti non solo migliora la risposta della pianta allo stress idrico, ma ottimizza anche la morfologia del frutto, fornendo all’olivo drupe più pesanti e una maggiore resa in olio.
È questo il risultato ottenuto da una campagna di studio tra Spagna e Portogallo, durata tre anni, condotta dal Dipartimento agronomico di consulenti strategici Juan Vilar, collegato a vari centri di ricerca.
Maggiore redditività
In particolare, avvalendosi di tale trattamento, secondo la ricerca, la redditività di un’azienda agricola può essere migliorata di quasi il 20%, attraverso un aumento del calibro della drupa e della resa in olio, insieme a una migliore risposta vegetativa e nutrizionale dell’olivo, a fronte di una spesa variabile a seconda del modello di coltivazione, posizione, tempo di raccolta, varietà, ecc.
L’’obiettivo dello studio era quello di focalizzare l’efficacia del trattamento di calcio, rispetto al consumo di acqua, all’adattabilità all’ambiente e al miglioramento dei parametri riferiti alla produttività e alla qualità del raccolto. Nelle prove effettuate, l’uso e l’effetto dell’applicazione di calcio (OmyaPro Calcium) in modo generalizzato sono stati valutati in diversi appezzamenti di oliveti, lasciandone esente una parte per il relativo raffronto.
Invaiatura più lunga
Gli olivi trattati hanno mostrato un indice di maturità inferiore rispetto a quelli non trattati, in risposta al migliore stato idrico dei frutti, e l’oliva è rimasta in invaiatura più a lungo, consentendo una maggiore flessibilità di raccolta.
L’aumento medio di peso è stato di almeno il 5%, garantendo così una maggiore produttività per unità di superficie. Nei dati riferiti alla produzione, la raccolta media degli olivi trattati con il prodotto è stata di 54,3 kg/olivo rispetto ai 49,4 kg/olivo degli olivi non trattati. Per quanto riguarda la percentuale di olio, il trattamento ha migliorato le prestazioni fino al 3,04%.