Un totale di 852.649 ettari di oliveti biologici sono stati registrati in tutto il mondo nel 2022, secondo il “World of Organic Agriculture”, un rapporto pubblicato dall‘Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica (FiBL) e dalla Federazione internazionale dei movimenti agricoli biologici (IFOAM). Questo rapporto precisa che la superficie globale degli oliveti biologici è diminuita del 9% in quell’anno (-84.410 ettari), sebbene sia superiore del 39,3% rispetto a dieci anni fa (+240.381 ettari).
A darne notizia è Mercacei che ricorda come la Spagna abbia la più grande superficie di oliveti biologici (262.379 ettari), seguita da Italia (243.089 ettari), Tunisia (173.171 ettari), Grecia (58.840 ettari ), Turchia (56.014 ettari) e Portogallo (25.633 ettari). Per continente, l‘Europa conta 656.995 ettari di superficie coltivata a olivi biologici, seguita dall’Africa, con 180.199 ettari.
Completano la TOP 15 dei paesi produttori di oliveti biologici Argentina (7.713 ettari), Francia (7.073 ettari), Marocco (5.903 ettari), Palestina (4.656 ettari), Croazia (1.956 ettari), Cipro (1.586 ettari), Egitto (1.103 ettari), Cile (1.081 ettari) e Stati Uniti (666 ettari).
Nello specifico, il rapporto evidenzia che in Italia la percentuale di superficie olivata destinata alla produzione biologica è relativamente elevata (21%); e in Spagna rappresenta il 10%; anche se è la Francia – ovviamente tenendo conto dei bassi numeri complessivi – ad avere la percentuale maggiore di superficie coltivata a olivi biologici, con il 40% della superficie totale.
I dati disponibili indicano che 112.233 ettari sono in conversione.
Sfoglia gratuitamente l’Olivo News cliccando qui