L’Aifo a congresso: “E’ giunto il momento di alzare la voce”

Il presidente Elia Pellegrino rilancia il ruolo dei frantoiani
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Aifo – Associazione italiana frantoiani oleari ha celebrato il suo congresso annuale forte di un crescente numero di adesioni e la consapevolezza di poter raggiungere importanti obiettivi. Per Elia Pellegrino (nella foto) da due anni alla guida dell’Associazione, questo 27° congresso è stata anche l’occasione per fare un bilancio della piena operatività di Aifo dopo la pandemia e indicare la strada futura. Rivendicando piena dignità per il frantoiano che riveste un ruolo centrale nella filiera olivicola-olearia.
“Ritengo che la strategia adottata di dimostrare di essere e di fare sindacato nel suo significato più profondo – ha detto Pellegrino – sia risultata vincente ed inizi a portare frutti. I frantoiani hanno bisogno di sentirsi tutelati, di avere qualcuno che a Roma vada a far valere ragioni e diritti, qualcuno che sappia spiegare e che sappia formare, conditio necessaria per restare sempre al passo con le costanti novità normative e di certificazioni. Hanno bisogno di tutela legale, amministrativa e spesso anche contabile, di tecnici in grado di comprendere il perché alcuni organi ispettivi interpretino le leggi in materia di sicurezza ed ambiente con una visione personale o regionale. Forse – ha incalzato il presidente Aifo – è arrivato il momento di alzare la voce, di pretendere dignità anche all’interno della filiera olivicola olearia, di far capire che l’olio è prodotto esclusivamente dai frantoiani. Il frantoiano è produttore di olio per la legge italiana e comunitaria, ma quanto riesce ad emergere in termini di forza? Poco o niente… Invertiamo questo trend e facciamolo subito!”
Nella sua relazione Elia Pellegrino ha ricordato l’importante progetto di filiera che Aifo ha attivato insieme ad Aproli per 47 milioni di euro, ma anche i puntuali interventi che l’Associazione ha posto sul decreto per l’ammodernamento dei frantoi (“ma è inspiegabili che ancora non sia arrivato il via per l’emanazione dei bandi regionali, dove peraltro ogni Regione va per conto suo” ha chiosato) permettendo al Ministero di correggere alcune storture come la richiesta obbligatoria dell’Autorizzazione Unica Ambientale (Aua) molto spesso non in possesso dei frantoiani. Ed ha anche rimarcato l’importante ruolo del frantoiano negli ambiti della sostenibilità e della circolarità, ricordando le costanti interlocuzioni per lo sviluppo di sinergie in ambito di sottoprodotti, acqua di vegetazione, foglie di olivo e soprattutto sansa sia bifasica che trifasica.
Infine, l’annuncio di un importante ingresso in squadra: Giuseppe L’Abbate, già sottosegretario all’epoca del Mipaaf quando fece pervenire per la prima volta nella storia 8 milioni al comparto frantoi per la gelata in Puglia, profondo conoscitore del settore ed esperto legislativo.
Per tutti gli associati l’appuntamento è per il prossimo settembre, con una giornata finalmente in presenza con gli organismi istituzionali e gli altri rappresentanti della filiera.

Tags: Aifo, frantoiani, in evidenza, L'Abbate, Pellegrino

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