Da oltre trent’anni le trappole entomologiche, utilizzate per la cattura massale della Mosca delle olive, sono parte integrante della difesa fitosanitaria. Questi dispositivi sono il risultato di un processo di evoluzione continua, con costanti aggiornamenti e progressi nel campo della ricerca tecnica e scientifica, nell’efficienza e design.
La loro funzione principale è intercettare e catturare adulti del dittero parassita e la loro efficacia risiede nella capacità di limitarne la popolazione, ottenendo, così, una riduzione diretta del potenziale riproduttivo e, di conseguenza, una diminuzione dei danni. La percentuale di mosche adulte catturate può variare secondo diversi fattori, come il tipo di trappola utilizzata, la densità ettaro, la tempistica dell’installazione e la loro gestione.
Le trappole agiscono come “attract and kill”, “attrai e uccidi”. Con il tempo si sono suddivise in trappole a lunga durata, progettate per rimanere attive per un periodo prolungato, superiore ai 180 giorni, e quelle che hanno una durata media di 100-120 giorni. Quelle a lunga durata dovrebbero essere installate nei mesi di aprile e maggio, in modo da controllare la popolazione svernante della Mosca delle olive.
Posizionandole così in anticipo, si catturano gli adulti prima che inizino i voli estivi e la deposizione delle uova.
Le trappole a durata media, 100-120 giorni, vanno installate dopo la seconda quindicina di giugno. Entrambe si mantengono in campo fino all’autunno, così si ha la possibilità di catturare anche gli esemplari dell’ultima generazione della Mosca delle olive.
In entrambi i casi, l’efficacia delle trappole può variare a seconda del tipo di trappola utilizzata, della densità per ettaro e della gestione complessiva del sistema di difesa fitosanitaria. È importante notare che le trappole sono più efficaci quando sono integrate anche da un programma di gestione fitosanitaria, che può includere anche l’uso di insetticidi, soprattutto in aree con alta pressione di infestazione.
La combinazione di trappole e trattamenti insetticidi può fornire un controllo più completo e ridurre ulteriormente la popolazione di mosche adulte.
Il meccanismo di funzionamento delle trappole si base sulla loro capacità di attrarre l’insetto mediante un richiamo di odori, che simulano sostanze alimentari e acqua, azione che è chiamata chemiotropica. A questo si aggiunge un segnale colorato, generalmente il verde e il giallo, che esercita un’attrazione dell’insetto, azione chiamata cromotropica. Vi è poi lo stimolo riproduttivo, giocando un ruolo di riconoscibilità con l’utilizzo di feromoni, che imitano le sostanze volatili emesse dalle femmine, si attirano gli adulti maschi.
Questi tre metodi possono essere utilizzati sia singolarmente che assieme, alla fine la mosca attratta entra in contatto con un insetticida, come la deltametrina o altri e rimane uccisa.
La Mosca delle olive percepisce gli odori per mezzo di recettori olfattivi, situati sulle antenne e sulle appendici genitali, e avverte la loro presenza anche se sono effusi in bassissime dosi. La Mosca vede i colori grazie a dei fotorecettori localizzati nella parte dorso laterale del capo, che elaborano gli impulsi luminosi emessi dalle sorgenti colorate. Nelle trappole le sostanze alimentari e l’attività cromotropica non sono selettive per la Mosca dell’olivo e possono attrarre anche altri insetti. È esclusivo, invece, il feromone, che attrae solo i maschi della Mosca dell’olivo, è prodotto per via sintetica ed è distribuito dall’industria chimico-farmaceutica tal quale o come componente di trappole.
Le trappole alimentari possono contenere sali ammoniacali, come il carbonato d’ammonio, o il bicarbonato di ammonio, o il fosfato biammonico, o proteine idrolizzate, che possono includere proteine idrolizzate ottenute dal siero del latte, o dall’uovo, o dalla soia, e sono in grado di emettere odori che simulano la presenza di proteine e acqua. Queste sostanze, emettendo un odore leggermente ammoniacale, hanno un forte richiamo sugli adulti di Mosca, maschi e femmine, perché questi, nutrendosi prevalentemente di zuccheri, devono integrare la loro alimentazione con sostanze proteiche, specialmente durante il periodo estivo.
Le abitudini alimentari degli adulti in natura non sono ancora molto conosciute, tuttavia tra le sostanze utilizzate vi sono le melate, gli essudati di piante ed i pollini. Le trappole vanno appese a 1,5-2 metri da terra, preferibilmente esposte a Sud e non direttamente al sole. Nell’ambito della chioma gli adulti preferiscono le parti più fresche nei mesi estivi e quelle più soleggiate nei mesi autunnali e invernali.
L’attività di volo è solamente diurna ed è fortemente limitata dal vento.
L’ampiezza degli spostamenti varia sensibilmente nell’arco dell’anno e dipende dalla topografia, dalle condizioni climatiche e soprattutto dalla presenza o meno di fonti nutritive per gli adulti e di drupe recettive per l’ovideposizione. Gli spostamenti all’interno degli oliveti o verso l’esterno sono molto contenuti, di solito entro poche centinaia di metri nell’arco di una intera settimana.
Con olivi di media taglia si usa una trappola ogni due piante, con olivi più grandi, una trappola per albero.
Un passo avanti nell’innovazione delle trappole per la cattura massale è rappresentato da BioMagnet™, un sistema esclusivo “attract and kill” sviluppato da Suterra.
È importante anche ricordare “Decis Trap Olivo” di Bayer, “Karate Trap” di Syngenta, “Eco-Trap®” di Biogard, “Dakofaka®” e “Flypack Dacus Trap” della Serbios, che contribuiscono significativamente alla lotta contro la Mosca dell’olivo con le loro tecnologie avanzate.
Le trappole per la cattura massale, infatti, sono strumenti importanti per la gestione integrata dei parassiti negli oliveti.
Quando utilizzate correttamente e integrate con altri metodi di controllo, possono contribuire significativamente a ridurre la popolazione di mosche e a proteggere le colture, assicurando una produzione di olio di qualità superiore.
È da considerare che questo metodo di difesa è efficace quando è attuato su più areale produttivi e possibilmente contermini, diventa così importante la cooperazione tra agricoltori. Quando diversi oliveti nelle vicinanze adottano lo stesso approccio di controllo, si crea una “barriera collettiva” contro la Mosca dell’olivo, riducendo la possibilità che le mosche si spostino da un campo all’altro.
Inoltre, l’uso di trappole in aree estese permette d’intercettare un numero maggiore di adulti, aumentando l’efficacia del metodo.
Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli
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