Una bella notizia per l’olio extravergine d’oliva italiano. Secondo un’analisi del Centro Studi di Italia Olivicola su dati Nielsen, la riduzione delle offerte e dei sottocosto ai supermercati sull’olio ha portato a uno spostamento dei consumi, con cali anche a due cifre (fino asl 20%) per quello di origine comunitaria, mentre l’italiano cresce (anche del 10%), in netta controtendenza.
“Finalmente emerge quanto sostenevamo da tempo – ha spiegato Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola (nella foto) – e cioè che l’olio extra vergine di oliva italiano non è una nicchia, ma può diventare un traino per i consumi e per l’economia nazionale. Ora serve dare più forza al mondo delle cooperative e delle organizzazioni dei produttori per entrare nel mercato. Non è più possibile che gli olivicoltori si facciano dettare i prezzi da altri mondi. Il giusto valore aggiunto deve essere garantito al primo anello della filiera: l’agricoltura”.
Concetti espressi in occasione del del convegno “Italianità: un segno distintivo che attribuisce riconoscibilità e affidabilità ad un prodotto” tenutosi a TuttoFood, la fiera internazionale sulla sostenibilità agroalimentari in corso di svolgimento a Milano.
Proprio sull’appeal dell’agroalimentare italiano si è soffermato Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori: “L’export è cresciuto a 60 miliardi di euro, +17% nel 2022 rispetto al 2021. Il rapporto tra agroindustria e agricoltura si deve realizzare, in maniera sana, attraverso una sostenibilità che non è solo ambientale, ma soprattutto economica”. L’Italia è il Paese del vivere bene e della qualità ed è ormai arrivato il momento che i vari comparti facciano squadra, come avvenuto nello stand di Italia Olivicola a TuttoFood che ha visto protagonista la farina del Molino Signetti ma anche gli ingredienti di alta qualità portati dai pizzaioli che si sono alternati sotto la guida di Luciano Sorbillo, Ambasciatore della pizza napoletana nel mondo: “Oltre al tricolore, la pizza è certamente il simbolo del Made in Italy più conosciuto al mondo. E’ l’emblema della dieta mediterranea, quando realizzato con ingredienti di alta qualità, come l’olio extra vergine di oliva dei produttori italiani. Dirò di più la pizza può diventare il principale promoter dell’olio italiano.”
Ma i produttori di olio extra vergine di oliva hanno bisogno di vetrine, anche sul web, da cui la partnership tra Alce Nero e Italia Olivicola per un e-commerce dedicato agli oli extra vergini Igp dei produttori italiani. “L’e-commerce è oggi indispensabile per avere un rapporto diretto con il consumatore – ha dichiarato Massimo Monti, amministratore delegato di Alce Nero – abbiamo fornito a Italia Olivicola il nostro know how perché i migliori oli extra vergini IGP nazionali possano arrivare sulle tavole degli italiani, guadagnandosi sempre più credibilità e reputazione”. I consumatori hanno solo da guadagnare da un accorciamento della catena poiché si tengono più sotto controlli i prezzi e si salvaguarda la qualità, come ha commentato Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer: “Occorre andare nelle piazze a spiegare che comprare olio italiano, investendo qualche decina di centesimi in più, significa non solo guadagnare in gusto e salute, ma anche nel portafoglio perché di extravergine di alta qualità se ne usa meno rispetto a quello mass market”.
Con lo stop al sottocosto, cresce l’extravergine italiano
E fare squadra tra produzioni diverse diventa un'arma vincente
Italia Olivicola Informa
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