È l’olio di oliva il prodotto che sta registrando anche in questo inizio 2024 il maggiore aumento di prezzo tra quelli di largo consumo. Lo evidenzia Codacons, il coordinamento delle associazioni per la tutela dei consumatori che ha rielaborato i dati Istat sull’inflazione di gennaio, analizzando le voci che registrano i rincari più pesanti e quelle che invece sono in forte deflazione. E già, perché a fronte di prodotti che registrano aumenti anche a due cifre, ve ne sono altri per i quali il nuovo anno si è aperto all’insegna di una drastica riduzione dei listini, con effetti positivi per le tasche delle famiglie.
Gli alimentari continuano ad essere anche nel 2024 i prodotti più tartassati, con incrementi dei prezzi che, rispetto a gennaio dello scorso anno, vedono proprio l’olio di oliva primeggiare con un aumento del 44,4%. Seguono, con incrementi importanti ma certamente più contenuti la verdura fresca con un +18,3%, le patate con un +16,1% e la frutta fresca con un +13%.
Ci sono però anche prezzi che rispetto allo scorso anno scendono ed anche sensibilmente. Il prodotto che ha registrato il maggior calo? Manco a dirlo, un’altra tipologia di oli, quelli di semi che, dopo i fortissimi rincari dello scorso anno legati alla guerra in Ucraina, diminuisce al dettaglio del 17,3%.
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