Che le foglie di olivo fossero ricche di sostanze polifenoliche che hanno straordinarie proprietà salutistiche è cosa nota da tempo. Con il loro estratto si producono molti prodotti oggi in commercio in erboristeria o anche disponibili a scaffale tra gli integratori alimentari. La novità, stavolta, riguarda però un uso diverso: l’utilizzo dell’estratto di foglie di oliva per produrre una alternativa al sale da cucina.
Il suo nome è Olivello Toscano, un condimento spray naturale ricavato appunto dalla foglia di olivo ed in grado di sostituire completamente il sale a tavola, fornire più gusto sapido alle pietanze, apportare polifenoli di olivo utili per il mantenimento della pressione arteriosa fisiologica e contenente l’80% di cloruro di sodio di meno. Se ne produrrà 90 mila bottigliette ogni giorno con un mercato che, oltre all’Italia, interesserà nord America ed estremo Oriente. A produrlo sarà la Isf di Livorno – Italy Smart Food, il cui amministratore delegato, Dario Nadimi Zahedani, ha illustrato il progetto nei giorni scorsi nel salone della Castagneto Banca (la cui finanziaria Invitalia supporta la Isf).
“L’Olivello – ha spiegato Nadimi – è una specialità unica al mondo che arricchisce di sapore e sostituisce l’uso del sale con grandi benefici per la salute. Un condimento nobile senza grassi, prodotto a freddo associato a bacche di ginepro e spezie e conservato in botti di rovere di Bolgheri”.
Viene prodotto con nuove tecnologie a freddo e sistemi di bio economia circolare senza uso di additivi chimici e di calore preservando i benefici polifenoli dell’olivo e gli aromi nativi. Insomma, a detta dell’azienda, un processo di produzione innovativo che utilizza meno energia e non rilascia nell’ambiente sostanze chimiche. “La nostra è una nuova tecnologia green – ha evidenziato l’ad di Italy Smart Food – con tempi di processo ridotti, elevata capacità estrattiva, zero solventi, cento per cento ecosostenibile e con alcun rilascio nell’ambiente di residui contaminanti. Da considerare poi che le foglie hanno costo zero e dopo la lavorazione le restituiamo ai produttori per uso fertilizzante”.
Di vari gusti e sapori – classico, aromatico, citronette, piccante e saporito e infine tartufato – l’Olivello secondo Nadimi vanta una gloriosa storia: “L’antenato del primo Olivello arrivò al porto di Livorno, sotto forma di foglie d’olivo conservate nel sale, trasportato dai vascelli provenienti dall’antica Persia. I persiani l’hanno portato e la mia famiglia di là originaria oggi lo produce e d’altra parte che il prodotto meriti fiducia lo dice pure la Bibbia”.
Sfoglia gratuitamente l’Olivo News cliccando qui